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![]() Trionfano i film d’impegno e di qualità Festival di Villerupt: assegnati i premi “Amilcars” Gianluca Arcopinto vince il premio come miglior produttore di Paola Galgani Villerupt. Il festival di Villerupt continua a registrare, anche quest anno, un notevole successo, complice l’inconsueta mitezza del clima autunnale (finora). Se l’Hotel de Ville è stato prescelto, assieme alla più classica sala cinematografica, per le ultime commedie di maggior successo come Qualunquemente o Nessuno mi può giudicare, le proiezioni dei film d’autore a carattere sociale come Là-bas-educazione criminale o Tatanka si tengono in un luogo inusuale, un grande camion-cinema di fronte all’Hotel de Ville in cui l’atmosfera è davvero artistica, e il pubblico è in maggior parte composto da italiani che lavorano e vivono all’estero piuttosto che immigrati di prima generazione. Questo tipo di pubblico, dunque, è quello più attento alla realtà nostrana, mentre gli italo-francesi di Villerupt hanno reazioni diverse da quelle del pubblico italiano tipico: le loro preferenze vanno agli sketch di comicità più classica come quelli di Che bella giornata o di Manuale d’amore 3, in cui tra l’altro occhieggia quell’Italia romantica che loro amano tanto ricordare. Niente applausi, ad esempio, a fine proiezione di Qualunquemente. Primo problema, quello linguistico: nonostante i sottotitoli, certe espressioni -tra cui il titolo stesso che allude al “qualunquismo”- sono intraducibili, altre sono in dialetto, dunque va persa gran parte dell’humour; ma soprattutto, le bieche azioni compiute da Cetto La Qualunque (corruzione, incendio doloso, falsi invalidi ecc…) sembravano così inverosimili da non suscitavare quel riso amaro che gioca sul fatto che la realtà spesso è ancor peggiore della parodia. Persino la famosa scena dell’attonito silenzio seguito alla richiesta di ricevuta fiscale non è stata ricompensata da risate in sala (esclusi pochissimi). Che tristezza. Dulcis in fundo, ad un mini-sondaggio personale su chi fosse ispirato il personaggio protagonista solo due persone hanno risposto correttamente. I più pensavano a una sorta di personaggio da barzelletta completamente avulso dalla realtà. una scena di Tatanka
(Lunedì 14 Novembre 2011) |
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