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Uomini e Dei contro se stessi

Immortals

Mitologia sanguinaria in 3D


di Roberto Leggio


La mitologia Greca secondo Hollywood. E in 3D per giunta, così tanto per “penetrare” nella terza dimensione della storia. Il brutale Re Iperione è deciso a trovare l'arco di Epiro per risvegliare il potere dei Titani per conquistare gli dei dell'Olimpo e tutta l'umanità. Per farlo inizia, con il suo crudele esercito, la sistematica devastazione della Grecia antica. Il suo cammino si incrocia conTeseo, un uomo qualunque votato alla vendetta della madre uccisa barbaramente durante uno dei suoi attacchi. Prima schiavo e poi guerriero invincibile, Teseo assieme ad un gruppo di prigionieri liberati (compreso qualche aiutino non “voluto” degli dei), abbraccia il suo destino in una disperata battaglia finale, in cui è in gioco il futuro dell'umanità.


In un tripudio di teste mozzate, corpi schizzati e arti smembrati, al suo terzo film Tarsem Singh, riscrive la mitologia classica come un videogame, ad uso e consumo di un pubblico poco informato sulle leggende micenee. Nel film c'è moltissimo dei miti attici di Minosse e la sua crudeltà nei confronti dei popoli che assoggettò con bagni di sangue e guerre a non finire. Così in questa versione fantasiosa (nonché ipertrofica, ipereroica e ipersanguinosa) tutti o quasi i personaggi del mito rivivono una propria modificazione leggendaria. Il Minotauro Erinni (metà uomo e metà toro), è un omaccione con in testa una maschera cornuta di filo spinato dal quale si intravedono solo gli occhi. Teseo, da Re ateniese, diventa un contadino supereroe che combatte perfino fianco a fianco con Zeus in una finale e quanto mai iperealistica battaglia nei cieli. Senza contare la figura crudele e sanguinaria di Iperione, che potrebbe essere Minosse stesso. Accettando i dettami della trama e rincorrendo la riscoperta delle mitologie al cinema, il film però, collassa sotto i troppi effetti speciali, sangue, rallenty e accelerazioni che tanto fanno “azione”. La fantasia visionaria di Tarsem Singh (che aveva diretto l'eccellente The Celled il poco conosciuto The Fall) è come sempre ottima, ma Immortals nel suo construtto appare una versione appannata di 300 (i produttori sono quelli), così tutto sembra uguale ad altro. Il senso di riciclo è presente in molte scene (una su tutte la battaglia finale de Il Signore degli Anelli), e chi ha buona memoria noterà che l'elmo di Iperione (nonostante la modificazione delle dentature laterali) è simile (se non uguale) a quello di Dracula di Francis Ford Coppola. I miti si riscrivono da soli. Non si autoclonano.

Giudizio **



(Mercoledì 9 Novembre 2011)


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