 Trasposizione sul grande schermo dalla serie nata per Mtv I soliti idioti - Il film Commedia greve che ricorda lo stile di Neri Parenti
di Mirko Lomuscio Da fenomeno mediatico a possibile fenomeno cinematografico: questo il grande salto che tenta di fare il serial I soliti idioti grazie alla trasposizione sul grande schermo della fortunata serie nata per Mtv che ha trovato il successo su youtube. Protagonisti i soliti Francesco Mandelli (Natale a Miami) e Fabrizio Biggio, che con il loro tocco camaleontico interpretano svariati personaggi, ricoperti da strati di trucco e vestiti nei modi più improbabili. L’esile trama segue le vicende di famiglia milanese: i De Ceglie, formata da papà Ruggero (Mandelli), un anziano romano dai modi molto bruschi, e da suo figlio Gianluca (Biggio), un ragazzo che è tutto l’opposto del padre e quindi croce del burbero padre. Il giovane è prossimo alle nozze con l’amata Fabiana, ma a Ruggero non sta bene che il proprio pargolo prima non abbia dato atto della sua virilità con qualcun’altra, quindi, complice anche una scommessa, coinvolge Gianluca in un lungo viaggio verso Roma, alla ricerca di una nota fotomodella (Madalina Ghenea) che il ragazzo dovrà portarsi a letto. Ma nella trama si intrecceranno anche altre storie che vedono per protagonisti una coppia gay, due coniugi appartenenti all’alta società milanese e il faticoso viaggio di un pony express alle prese con un’impiegata statale poco simpatica.

Chi conosce la nota serie di gag presenti su internet sa a cosa va incontro. I soliti idioti-Il film alla fine non è altro che il riponimento stiracchiato di quegli sketch, così pieni di turpiloqui alla romana (ben definiti dal Ruggero di Mandelli) e di situazioni imbarazzanti da render giustizia ad un cinepanettone qualunque. E per allungare di più il brodo sono anche state aggiunte delle sottotrame che sinceramente non trovano un vero e proprio perché nel mezzo del tutto, anzi esse vengono concluse in modo scialbo e tronco, il che fa pensare che siano state inserite per far arrivare al lungometraggio quello che sarebbe potuto essere un semplice medio metraggio (cioè tutta la storia di Ruggero e Gianluca). C’è da ammettere che il lavoro dell’esordiente Enrico Lando ricorda lo stile di Neri Parenti, mentre la partecipazione divertita di alcune guest star (Gianmarco Tognazzi, Miriam Leone, Rocco Tanica), ridotte a vere e proprie comparsate, dovrebbe attirare quel pubblico che non conosce il fenomeno mediatico de I soliti idioti. Avvisiamo chi rientra in questa categoria: si aspettino una commedia bivalente; greve e stucchevole da una parte, ma anche crassa e divertente dall’altra, evitando possibilmente qualche discorso sulla cultura d’oggi che ne giustifica la demenza senile che c’è in fondo al progetto. Insomma, un po’ come è successo col con un fenomeno similare come Jackass, chiamato in causa dato che a produrre è sempre Mtv.
giudizio: *

(Sabato 5 Novembre 2011)
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