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Protagonista del nuovo film di Pupi Avati "il cuore grande delle ragazze"

Micaela Ramazzotti

Oggi in concorso al Festival Internazionale del film di Roma


di Oriana Maerini


Micaela Ramazzotti donna e attrice dal forte temperamento ha mandato un messaggio forte al consorte Paolo Virzì dal Festival di Roma: "Sono sposata ed ho un rapporto equilibrato ma se scopro che mio marito mi tradisce lo ammazzo!. Il contesto per parlare di tradimenti amorosi è quello della conferenza stampa di Il cuore grande delle ragazze, il nuovo film di Pupi Avati, rifiutato da Venezia è approdato oggi a Roma. La Ramazzotti interpreta Francesca, la terza figlia, giovane e bellissima della famiglia Osti che è studentessa a Roma. Quando torna a casa rapisce il cuore di Carlino (interpetato da Cesare Cremonini) il figlio dei Vigetti una famiglia modesta e dedita alla mezzadria che è un incallito seduttore. Castigato vestito fucsia, tacchi stratosferici e una pettinatura anni '30 molto affascinante: così Micaela si è presentata all'incontro con i giornalisti.


Devo molto ai fratelli Avati. Antonio quindici anni mi scopri e mi fece interpretare un piccolo ruolo in un piccolo film che si intitolava La prima volta. Quando Pupi mi ha proposto di lavorare a questo film non ho esitato. Questo film è una fiaba a lieto fine dove ho pianto e ho riso. Pupi è un regista perennemente ispirato: sul set, la mattina, porta gli appunti delle scene che ha scritto durante la notte. Per me è stato un guru mi sono completamente lasciata guidare da lui.

In questo film recita in dialetto romanesco, le dispiace?
Affatto! E' stato liberatorio visto che il mio dialetto. Sotto la guida di Pupi non ho esitato a sfidare il ridicolo, sono stata anche un po' buffona. Sparare qualche strafalcione mi ha aiutato a dare la luce al personaggio di Francesca, quella la luce che le ragazze emanavano all'epoca. Lei è una romantica un po' ingenua che perdona il marito per averla tradita e sopporta con dignità il peso di questo dolore.

Come sono cambiate le donne oggi secondo lei?
In questo film Pupi è riuscito a raccontare le donne di allora, con molta poesia descrivendo anche in modo molto realistico la dolce supremazia casalinga che c'era in ogni famiglia. Oggi i ruoli sono un po' cambiati e le donne hanno perso forse un po' delle loro supremazia domestica.

Com'è stato sul set?
Non lo dico per piaggeria ma è stato il film in cui mi sono più divertita.
Eravamo una famiglia e la sera ci ritrovavamo tutti intorno al tavolo per parlare. Pupi è stato un grande burattinaio che ha mosso tutti noi come fossimo le sue marionette, con i tempi giusti e con i toni giusti. La parola magica di Pupi sul set era 'azione, azione, azione!'.

Ricorda un aneddoto in particolare?
Si, quello della scena del biancospino. Pupi ci ha chiesto di baciarci mentre cadevamo insieme nel cespuglio: abbiamo subito ubbidito e io cercavo di non urlare per il dolore delle spine conficcate nel vestito.
Poi ho visto che arrivavano gli attrezzisti con coperte ma ormai era troppo tardi....



(Martedì 1 Novembre 2011)


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