 Catastrofismo d'autore con pochi sussulti Contagion Soderbergh dirige un cast stellare per raccontare la sua pandemia
di Roberto Leggio Al secondo giorno (badate bene), una donna d'affari (Gwyneth Paltrow) di ritorno da un briefing ad Hong Kong accusa un malessere generale. Quarantotto ore dopo giace morta nell'ospedale sotto casa. Suo figlio è contagiato è muore anche lui. Sono solo le prime due vittime conclamate di una pandemia sconosciuta che si propaga a velocità incontrollabile. La comunità medica mondiale corre contro il tempo per trovare un vaccino e tenere sotto controllo il panico che si diffonde più veloce del virus, mentre la società civile si avvia verso la barbarie lottando per sopravvivere.

Prendendo spunto dalla diffusione dell'aviaria e dalla Sars, Steven Soderbergh, dirige un film catastrofico intellettuale, molto realistico e senza azione. Tutto è analizzato sotto la lente d'ingrandimento di come un evento improvviso ed inaspettato possa incrinare le sicurezze dell'intera umanità, compreso di come le false informazioni, a volte siano più deleterie della malattia stessa. Più che un disaster movie, al quale Soderbergh si è tenuto volutamente lontano, Contagion è una disamina di quello che potrebbe davvero accadere nel caso in cui un nuovo letale Viris si affacci nella nostra frenetica società. E per farlo mette in scena un film corale dove il realismo è così smaccato da sembrare (in alcuni punti) un buon documentario sul tema, raffreddando però del tutto l'intrattenimento. Il film sul piano formale è perfetto, ben fotografato, ben montato e ottimamente interpretato da un cast di attori stellari (Kate Winslet, Jude Law, Laurence Fishburne, Matt Damon, Marion Cotillard, Marillon Cotillard, Gwyneth Paltrow), ma il risultato dell'intera operazione resta alquanto rarefatto. Ed è un peccato, in quanto (almeno nella prima mezzora) il senso di paranoia e di inadeguatezza è pregnante, ma poi il film vira sulla babalità e strappa non pochi sbadigli. Inutile e quasi irritante la scena finale che mostra il pipistrello, la foresta abbattuta e il maiale per spiegare da dove tutto è iniziato. Eccesso di documentarismo o monito ecologista?
giudizio: **

(Venerdì 9 Settembre 2011)
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