.


Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Film ispirato al celebre videogioco

Tekken

B-Movie, pieno di combattimenti all'ultimo sangue e belle donne


di Marco Lucio Papaleo


Tra i videogiochi di combattimento la saga di Tekken, il cui esordio è datato 1995, è tra le più seguite e amate. Terzo 'picchiaduro' in grafica tridimensionale della storia, creato da Namco sulla scia della popolarità di Virtua Fighter e TohShinDen di SEGA e Takara, risulta ad oggi uno dei più grandi successi del genere, avendo generato già sei seguiti ufficiali e svariati capitoli non canonici.
Immediato nell'approccio ma complesso se giocato a livelli competitivi, Tekken vanta un numeroso carnet di personaggi protagonisti, tutti lottatori di arti marziali di altissimo livello e provenienti da ogni parte del mondo, decisi a battersi nel King of Iron Fist Tournament indetto dalla Mishima Corporation ognuno per le proprie motivazioni. Dopo il non ufficiale (ma palesemente ispirato) Kuen Sun/Avenging Fist, era solo questione di tempo prima che una grossa coproduzione internazionale portasse sugli schermi questo notissimo videogioco, e con un po' di ritardo rispetto all'uscita originale del film in patria, la pellicola arriva infine anche da noi. Regista incaricato del progetto è Dwight H. Little, noto per i suoi exploit negli anni '90 con pellicole come Halloween IV, Drago d'acciaio e Programmato per uccidere.



La trama del film prende i personaggi del videogioco e li inserisce in un contesto completamente diverso dall'originale, un futuro distopico governato dalle megacorporazioni, che governano col pugno di ferro. Jin (Jon Foo) è un ragazzo di strada, a cui la madre ha insegnato le arti marziali e tramite le quali vuole vendicarsi della Tekken Corporation. Ma per fronteggiare Kazuya (Ian Anthony Dale) ed Heihachi Mishima (Cary-Hiroyuki Tagawa) dovrà prima farsi strada nel torneo dei tornei, l'Iron Fist, evento mediatico infido e pericoloso ancor più dei vicoli nei quali è cresciuto.
Sono principalmente due le cose che possono facilmente far storcere il naso al pubblico di questo film: l'ambientazione e la trama di fondo completamente -e inutilmente- snaturate rispetto all'originale e un look generale da film anni '90, che tuttavia chi è cresciuto coi film di Jean-Claude Van Damme, Steven Seagal e Gary Daniels (che tra l'altro è uno degli attori principali della pellicola) non mancherà invece di apprezzare. Per il resto, i combattimenti sono ben realizzati e, al di là di Jin, Kazuya ed Heihachi, che ben poco hanno da spartire con le loro controparti originali, gli altri lottatori sono ben caratterizzati e discretamente aderenti agli originali, anche se non si capisce bene le motivazioni dell'esclusione di personaggi amatissimi come Paul, King o Hwoarang dalla pellicola in favore dei meno noti Rojo, Raven e Dragonov. Se i fan intransigenti del videogioco possono passare oltre, temendo di 'rovinarsi un mito', chi cerca un titolo d'azione semplice, di matrice B-Movie, pieno di combattimenti all'ultimo sangue e belle donne, può anche azzardare la visione di un film che risente di una produzione tipicamente anni '90 ma che ne è anche pienamente consapevole.

giudizio: ** 1/2



(Lunedì 29 Agosto 2011)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro