 Successo di pubblico per la kermesse cinematografica di Festambiente Clorofilla Film Festival Dedica all'occupazione del Valle e corti di grande qualità
di Oriana Maerini 
Rispescia (GR) All'ottavo giorno di programmazione il Clorofilla film festival conferma il successo di pubblico che questa kermesse si è conquistata negli anni. Dopo la presentazione del critico Federico Raponi che ha aperto la serata con la lettura del comunicato del comitato di occupazione del Teatro Valle di Roma, il piccolo festival "green" ha iniziato le proiezioni con il contributo video dedicato al Valle. E' stato toccante vedere sullo schermo la protesta di tanti lavoratori dello spettacolo che dal 14 giugno si impegnano ad osteggiare la trasformazione di uno dei più belli e storici teatri della capitale in un Bingo. Tanti volti noti (fra cui Camilleri, Germano, Benigni per citarne alcuni) ma anche semplice maestranza: tecnici, montatori, registi, addetti alle luci, scenografi che gridano con rabbia la loro determinazione di tenere in vita questo palcoscenico. L'abbraccio ideale con il pubblico maremmano era palpabile nel cortile di Festambiente: un piccolo contributo che serve a tenere viva la notizia dell'occupazione e la speranza di una risoluzione positiva della vicenda.

Una scena del corto "Donne di sabbia"
Le proiezioni sono poi continuate con la presentazione del corto Donne di sabbia della regista Rita Colantonio che ha presentato la sua opera dedicandola a tutte le done: "Questo è un film per noi donne perchè ci accomuna tutte. Il film analizza l'universo femminile nel suo complesso attraverso la storia di quattro donne legate da un mistero: la scomparsa dell’architetto Antonio Adami. Sono donne distanti per ruoli, personalità, età eppure così fortemente legate da un destino comune: quello di essere “donne di sabbia”. La moglie Adele, l'amante Vanessa e Carmela la fedele domestica confessano la loro dimensione affettiva e specchiano la loro immagine di fronte ad un'altra donna: il commissario Casali. La differenza fra questi universi femminili sembra enorme, ma la realtà dimostrerà invece l'esatto contrario. Questo corto che è stato, tra l'altro, selezionato tra i finalisti dello SHORT FILM CORNER 2010, la Sezione del FESTIVAL DI CANNES dedicata al cortometraggio è un'opera prima di rara sensibilità. La regista usa il meccanismo del noir per effettuare un'analisi psicologica introspettiva dei personaggi. Il film funziona perfettamente finchè mantiene il ritmo della confessione poi, però, cambia totalmente registro spostando il tracciato narrativo sulle problematiche della vita privata della "commissaria". Si scopre che anche quest'ultima è, in qualche modo, vittima di un uomo che non l'ama. Ottima la regia che usa inquadrature diverse per ogni donna a sottolineare la complessità dei personaggi.
http://www.festambiente.it
(Sabato 13 Agosto 2011)
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