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Il corto di Stefano Lorenzi in concorso alla 68° edizione del Festival di Venezia

The Cricket

Nella Sezione Controcampo Italiano


di red.


The Cricket - cortometraggio di 13 minuti ispirato ad una storia vera - è l’opera di Stefano Lorenzi che parteciperà in Concorso alla 68° edizione del Festival di Venezia, nella sezione Controcampo Italiano dove si confronterà con le migliori promesse del Cinema Italiano e un nome già affermato come quello di Maria Grazia Cucinotta. Nomi importanti non mancano neanche al corto di Stefano Lorenzi, dalla fotografia curata da Daniele Ciprì, ai protagostini: l’attore turco/tedesco Birol Ünel (La Sposa Turca e Soul Kitchen) e Edoardo Gabbriellini (protagonista tra gli altri di Ovosodo e Io sono l’amore).

Birol Ünel sul set



“Si tratta di un cortometraggio senza dialoghi –spiega il regista- composto da suoni, musica e immagini. Un omaggio al cinema delle origini, che grazie ad una particolare forza espressiva affronta, però, un tema assolutamente attuale: il richiamo dell’anima verso un innato desiderio di libertà”.
Con l’apporto finanziario di Clemente Cecchi, che si presta all’interno del corto anche a un piccolo ruolo nei panni del datore di lavoro, girato interamente in 35mm su pellicole Fuji Film, The cricket è stato prodotto dalla neonata WOP Film e realizzato grazie alla generosità e volontà di tutti coloro che hanno preso parte attiva al progetto a cominciare da SAT Aeroporto di Pisa, Deluxe Italia, D-Vision, Technovision. Un contributo importante è stato quello di lavoratori del cinema e maestranze che, nonostante il momento di crisi per il settore, hanno lavorato gratuitamente al cortometraggio.

La trama:

Interamente girato all’Aeroporto “G. Galilei” di Pisa racconta in modo lieve ma intenso la vicenda di un manovale immigrato che lavora accanitamente alla ristrutturazione interna di un aeroporto internazionale, indifferente al flusso di ciò che lo circonda. All’improvviso viene turbato da un suono incongruo, un trillo ossessivo che si impossessa di lui e lo costringe a confrontarsi con la propria condizione di uomo, imponendogli la ricerca della fonte di quel richiamo e al tempo stesso lo costringe, nella frazione di un attimo, ad una scelta vitale. L’insolito scenario - luogo di attesa e di sospensione come una camera stagna viva solo di passaggio – amplifica il susseguirsi di passi, controlli, annunci e suoni elettronici. Suoni che scandiscono il tempo in modo ritmico, quasi fosse un mantra che porta al rombo potente dei reattori.

Con l’apporto finanziario di Clemente Cecchi, che si presta all’interno del corto anche a un piccolo ruolo nei panni del datore di lavoro, girato interamente in 35mm su pellicole Fuji Film, The cricket è stato prodotto dalla neonata WOP Film e realizzato grazie alla generosità e volontà di tutti coloro che hanno preso parte attiva al progetto a cominciare da SAT Aeroporto di Pisa, Deluxe Italia, D-Vision, Technovision. Un contributo importante è stato quello di lavoratori del cinema e maestranze che, nonostante il momento di crisi per il settore, hanno lavorato gratuitamente al cortometraggio.



(Venerdì 29 Luglio 2011)


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