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Spiega l'importanza sociale del super eroe

Alessandro Cecchi Paone

Dopo il successo di "Captain America: l'ultimo vendicatore"


di red.


Per spiegare il successo di Captain America: il primo vendicatore
che ha incassato in Italia nel primo week end di programmazione quasi due milioni di euro è stato richiesto il parere di un esperto come Alessandro Cecchi Paone. Conduttore televisivo e giornalista è specializzato soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale che cura anche attraverso il canale culturale Marcopolo, in onda sulla piattaforma satellitare di SKY.

Le piacciono i supereroi?
Certo. Il supereroe è essenziale per la formazione dei più piccoli – da ragazzino vedevo nel supereroe un modello di riferimento e una possibilità di protezione quando non ci si sente abbastanza grandi e forti per farlo da soli – mentre per gli adulti diventa un momento di grande relax perché la presenza dei supereroi toglie per un attimo dalle responsabilità di una persona adulta, sapendo che c’è un personaggio di fantasia che può risolvere tutto.

Ha mai letto storie a fumetti di supereroi  e in particolare di Capitan America?
Sì, mi piacciono tutti e Capitan America per un motivo in più e particolare. Il nome rimanda al paese che ci ha salvato dall’abisso due volte nello scorso secolo. Senza il suo intervento militare, nella Prima, ma soprattutto nella Seconda Guerra Mondiale, ora non saremmo un paese libero, benestante e avanzato, nonostante tutti i suoi problemi , bensì un paese devastato dai totalitarismi, dalle dittature, dall’arretratezza culturale e dalla povertà. L’America è stata per milioni di emigranti italiani la soluzione alla povertà e al sottosviluppo. È difficile che un italiano non abbia avuto un parente o un amico vicino o lontano che non sia andato a cercare fortuna in America.

Captain America di un esperimento scientifico per creare un super soldato. Si è parlato in passato di ricerche scientifiche di questo tipo. Che ne pensa?

La scienza medica, la farmacologia, l’alimentazione hanno migliorato le prestazioni degli esseri umani. In Italia, in un secolo la vita media è passata da 40 a 80 anni: è un fatto positivo e non si può che attribuire ai miglioramenti nella medicina preventiva, terapeutica, dell’alimentazione, della farmacologia. In alcuni settori, come quello militare e sportivo, l’intervento medico, e in generale quello scientifico, si spinge un po’ più avanti. Nella fiction c’è un elemento importantissimo: anche la persona considerata meno adatta attraverso un intervento di carattere scientifico-migliorativo può risultare addirittura quella che protegge gli altri. È un grande messaggio di riscatto anche per i più sfortunati.

Una leggenda alimentata notevolmente prima nella letteratura fantascientifica del dopo guerra e poi dai racconti a fumetti parla di ricerche sul paranormale fatte soprattutto dai nazisti. Quanto c’è di reale?
Nulla. Da un lato si è intervenuti dal punto di vista scientifico, dall’altro si è fatto riferimento, per la parte irrazionale, negativa, al paranormale che getta ombra di oscurità sulle vicende umane invece di illuminarle, come ha fatto la scienza. L’America e quella civiltà hanno vinto grazie alle scoperte scientifiche, al coraggio, all’abnegazione, allo sforzo fisico, al dolore di tanti soldati e giovani che per la nostra libertà e il nostro benessere hanno perso la vita. C’è un conflitto tra realtà e finzione , tra scienza, coraggio e capacità di sacrificio dei singoli e fumisterie paranormali abbinate alla parte oscura, negativa del progresso umano.



Captain America di un esperimento scientifico per creare un super soldato. Si è parlato in passato di ricerche scientifiche di questo tipo. Che ne pensa?

La scienza medica, la farmacologia, l’alimentazione hanno migliorato le prestazioni degli esseri umani. In Italia, in un secolo la vita media è passata da 40 a 80 anni: è un fatto positivo e non si può che attribuire ai miglioramenti nella medicina preventiva, terapeutica, dell’alimentazione, della farmacologia. In alcuni settori, come quello militare e sportivo, l’intervento medico, e in generale quello scientifico, si spinge un po’ più avanti. Nella fiction c’è un elemento importantissimo: anche la persona considerata meno adatta attraverso un intervento di carattere scientifico-migliorativo può risultare addirittura quella che protegge gli altri. È un grande messaggio di riscatto anche per i più sfortunati.

Una leggenda alimentata notevolmente prima nella letteratura fantascientifica del dopo guerra e poi dai racconti a fumetti parla di ricerche sul paranormale fatte soprattutto dai nazisti. Quanto c’è di reale?
Nulla. Da un lato si è intervenuti dal punto di vista scientifico, dall’altro si è fatto riferimento, per la parte irrazionale, negativa, al paranormale che getta ombra di oscurità sulle vicende umane invece di illuminarle, come ha fatto la scienza. L’America e quella civiltà hanno vinto grazie alle scoperte scientifiche, al coraggio, all’abnegazione, allo sforzo fisico, al dolore di tanti soldati e giovani che per la nostra libertà e il nostro benessere hanno perso la vita. C’è un conflitto tra realtà e finzione , tra scienza, coraggio e capacità di sacrificio dei singoli e fumisterie paranormali abbinate alla parte oscura, negativa del progresso umano.

Captain America incarna in un certo modo il Sogno Americano, il sogno che a tutti sia data la possibilità di realizzare i propri sogni. Questo sogno esiste ancora secondo lei?

Il Sogno non va perso, perché ognuno di noi ha il suo tallone d’Achille, un elemento che lo fa sentire debole: può essere un fatto fisico, sociale, economico... Le figure di fantasia ci dicono che ogni tallone d’Achille può diventare una grande opportunità di affermazione e di giustizia per sé e per gli altri. In questi personaggi si gioca sempre una partita di miglioramento per sé e per gli altri. Non è mai un fatto egoistico, come accade invece nei superuomini delle dittature. Ben venga il ritorno di Capitan America e il rilancio di questo Sogno. Oggi i giovani italiani non credono più di poter migliorare se stessi e le loro condizioni. Non è vero perché dentro ciascuno di noi c’è un Capitan America che può trasformare un problema in una soluzione.

Andrà a vedere Captain America – Il primo vendicatore?
Assolutamente, e manderò a vedere Captain America. Il film rappresenta il braccio operativo della Statua della Libertà. Non esiste Capitan America senza Statua della Libertà per dire qual è il significato profondo, la libertà dell’individuo e della comunità. Non esiste Statua della Libertà senza Capitan America, cioè non esiste la libertà se non c’è qualcuno che la difenda, che la protegga e che si batta per essa.



(Mercoledì 27 Luglio 2011)


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