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Visto nell'ambito della rassegna "All'ombra del Colosseo"

Lillo & Greg - Sketch & Soda

Gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei due comici


di Francesco Marghella


Sono anni che ci chiediamo perché Greg & Lillo facciano ridere. In quale recondito cassetto della comicità continuano a rovistare per non offrire al fedele pubblico il vecchio costume del già sentito? Dove giace la linfa che ispira alcune delle situazioni obiettivamente più esilaranti dell’ultima comicità nostrana, da cui il duo romano attinge oramai da svariati anni ininterrottamente?
Rispondiamoci chiedendoci quale sia il loro pubblico. Non si può certo circoscrivere ai soli giovani che una volta impazzivano per le canzonette demenziali dei “Latte e i suoi derivati”. Sembra anzi che lo spettatore di media età sia la componente più nutrita ad affollare gli spalti. Applaude, ride. Di gusto anche. Mancano i più attempati. Ma non credo, d’altronde, che possano adattarsi a questa “nuova” comicità.
E di che cosa è poi fatta, la comicità di Greg e di Lillo? Una serie di tormentoni, di temi, che tornano e ritornano. Una volta può essere l’insicurezza del quarantenne, una volta lo sfaticato che prova a fregare il prossimo, un’altra le corna dalla moglie. Grandi e piccoli “motivi” sociali che ormai sono entrati nell’immaginario di tutti. Il succo della comicità dove sta, allora? Difficilmente si paga per ridere una seconda volta della stessa cosa. Ma è proprio nel prendere in giro il nulla che sta il segreto. Questa grande libertà di dire:«non ho categorie contro le quali ce l’abbia particolarmente». Lo sketch è se stesso e la risata la strappa, quando ne è capace.
Poi, però, c’è un altro grande tema comico ben riconoscibile. È che a noi romani piace molto prenderci in giro, dall’alto della superiorità che ci cuciamo addosso. E allora giù con questa mania di scherzare sulla presunta volgarità (nel senso di “rozzezza”) della nostra calata linguistica. Mania che appartiene a noi e solo a noi tra le popolazioni ed i rispettivi dialetti di 20 regioni e 110 province italiche.
Andrebbe precisato, a questo punto, che una volta non era così. Il comico romanesco faceva il comico, e non si sentiva comico solo perché parlava romanesco.
Da ultimo, i grandi classici del duo. Gli spezzoni più famosi, ad iniziare dai “trailers”, giochi di parole sui titoli di film, telefilm od opere letterarie, che fanno leva sul mix di italiano e dialetti, in cui non si può trovare regolarità, né simmetria. Alle volte il gioco può funzionare in modo perfetto, alle volte basta anche solo un’assonanza.
Di politica non se ne parla proprio, per carità. E’ l’Italia dei nostri giorni. Cui basta ridere - no matter if - senza esigere troppo dal proprio intrattenitore.

Prendiamo atto, dunque, del successo che continua a riscuotere la coppia, in scena “All’ombra del Colosseo” dal 28 giugno al 3 luglio” con “Sketch & Soda”. E rendiamo merito al fatto che le risate si susseguono fino alla fine dello spettacolo, con i due protagonisti che rimangono sempre se stessi. Non hanno maschere. Possono fare un po’ di falsetto o l’accento milanese, ma rimangono sempre uguali. Sono loro, Greg e Lillo, i personaggi raccontati sul palco.
Una nota di merito a parte volevo spenderla per le scelte musicali negli stacchi tra gli sketches. Ci sarà sicuramente lo zampino di Greg, musicista di chiara fama nel panorama Swing, Blues, Rock’n’Roll. Di certo dopo aver risentito Great Balls of Fire e Lucille parte delle mie aspettative era già ripagata.





(Lunedì 4 Luglio 2011)


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