 Un biopic a tratti surreale Belgrano Visto nell'ambito della kermesse “Il Cinema Argentino festeggia i 150 anni d’Italia
di Marco Lucio Papaleo Belgrano di Sebástian Pivotto è stato il film d'apertura della rassegna cinematografica “Il Cinema Argentino festeggia i 150 anni d’Italia”, inaugurata in grande stile martedì 31 maggio. Un biopic a tratti surreale dedicato alla figura del grande patriota argentino Manuel Belgrano, interpretato nella pellicola da un intenso e somigliante Pablo Rago.
Belgrano, fondamentale figura dei moti per l'indipendenza argentina, viene indagato con occhio attento da Pivotto, che ne mette in luce la grande umanità, gli incrollabili ideali, ma anche le contraddizioni insite in una missione che trascende le vicende (e in alcuni casi le possibilità) umane. Seppure la messa in opera ricordi più il teatro e la televisione (campo d'azione principale del regista, d'altronde) che i tempi e i modi del grande cinema, l'affresco risulta particolarmente piacevole, grazie anche ad ottimi e significativi dialoghi interpretati da un cast ispirato. In particolare, lo stratagemma scenico del delirio del Belgrano malato e disilluso, che discute con un se stesso giovane ed idealista, sebbene non originalissimo si pregia di una funzionale rappresentazione, grazie anche al talento dell'interprete principale, capace di reggere da solo l'intera pellicola.

giudizio: *** 1/2
(Venerdì 3 Giugno 2011)
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