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![]() Louis Nero mette in scena un Rasputin cristiologico Rasputin Film ipnotico ed affascinante sul piano visivo. di Oriana Maerini Louis Nero si è laureato con una tesi su Greenaway e si vede. L'estetica del maestro aleggia anche in questo suo quinto lungometraggio, dopo Golem, Pianosequenza, Hans e La rabbia, che ha diretto, prodotto e distribuito. Rasputin è un film con una fotografia ipnotica, quasi un esercizio di video arte. Il regista torinese parte descrivendo l'ultimo giorno di vita del monaco occultista che con il suo alone suggestivo ha sedotto dame dell’aristocrazia e donne del popolo. Divenuto consigliere dell’ultimo Zar Nicola II di Russia Rasputin era l’uomo odiato e temuto nei circoli di governo per il suo potere ipnotico nei confronti della coppia imperiale. Anche la sua morte è avvolta nel mistero: venne ritrovato nel fiume Moika che attraversava San Pietrogrado, ricoperto da una crosta di ghiaccio e ferito gravemente, col viso sfigurato e le mani legate da una corda. Il film di Nero racconta poi, usando il flashback alcuni episodi della vita di uno dei personaggi più enigmatici e controversi del XX nel tentativo di riabilitarlo in una luce manifestamente cristiologica.
(Venerdì 8 Aprile 2011) |
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