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 Oggi la cerimonia di avvio Settimana on line del cinema cinese in Italia L'Italia e' la prima tappa europea
di Oriana Maerini Roma. "Il cinema è un importante strumento per esportare la propria cultura. Basti vedere come Hollywood ha fatto conoscere lo stile di vita americano. Anche l'Italia ha grande influenza in questo senso. Moltissimi turisti cinesi vengono qui dopo aver visto "Vacanze romane". Anche il film "La vita è bella di Benigni" ha avuto un grande successo nel mio paese. Grazie alla comunicazione in rete e al cinema, questa iniziativa intende creare una piattaforma di scambi culturali fra Cina e Italia. - così l'ambasciatore cinese Ding Wei ha stigmatizzato l'importanza della cerimonia odierna di avvio della Settimana online del Cinema cinese in Italia. Quella italiana è la prima tappa europea del sito http://www.Chinesefilms.cn Da oggi e fino al 23 dicembre gli italiani potranno collegarsi al sito della Fondazione Italia-Cina per avere accesso ai cinque film e ai due documentari scelti dal sito chinesefilm.cn e che rispecchiano, da diverse angolazioni, le caratteriste epocali della cultura cinese. Alla cerimonia, che si è svolta presso l' Hotel St. Regis Grand, era presente anche il presidente della fondazione Italia-Cina Cesare Romiti e il direttore di radio Cina Internazionale Wang Gengnian, entrambi organizzatori dell'evento insieme all'ambasciata cinese e al sito chinesefilms.cn. Sono orgoglioso che sia stata scelta l'Italia come primo paese per lanciare questa iniziativa in concomitanza dell'Anno Culturale della Cina in Italia. Credo che il cinema, l'arte e lo spettacolo siano un eccellente veicolo per incrementare lo conoscenza fra i popoli di diversa cultura. Vado in Cina per lavoro da 35 anni ma, da quando sono presidente della fondazione viaggio nel paese 4 o 5 volte l'anno. Ogni volta mi meraviglio della rapidità con cui avanza il suo sviluppo.. Alla fine della cerimonia Cesare Romiti e l'ambasciatore Ding Wei hanno firmato dell’accordo per la nascita dell’Aula Radiofonica Confucio CRI – Uni-Italia.

Il ciak inaugurale del Festival I film che si potranno vedere online:
- Quei giorni di sole nell'Hutong
Durata:100 minuti Protagonisti: Xin Baiqing, Jiang Ruofeng, Dai Jiaoqian, Yan Danchen Regia: An Zahanjun Direttore della fotografia: Cai Shunan Una co-produzione: Gruppo Societa` Cinematografica Cinese, Studi Cinematografici di Beijing, IDG Media Fondi di Cina.
IL Signor Zhao Jianping, uomo di mezza età, vive insieme alla moglie e al figlio in un vicolo di Beijing. Il più grande desiderio della coppia è quello di traslocare un giorno in un appartamento più grande e luminoso e per realizzare questo sogno lavorano entrambi duramente. Nonostante fosse stato vittima di una serie di eventi sfavorevoli e abbia dovuto superare molte difficoltà , Il sig. Zhao Jianping è sempre stato un uomo onesto, tenace , ottimista, altruista, capace di dare al figlio ingegnosi consigli e superare le difficoltà lavorative. Dopo aver superato dure prove, finalmente Zhao Jianping vede il sole splendere nella sua vita.
Il nodo: storia d ' amore tra yun e shui
Durata: 110 minuti Attori: Chen Kun, Xu Ruoxuan, Li Bingbing Regia: Yin Li Direttore della fotografia: Wang Xiaolie Negli anni '40 del ventesimo secolo, Chen Qiushui, un giovane di Taiwan che insegna inglese presso la famiglia Wang, si innamora di Wang Biyun, la figlia dei signori Wang. Coinvolto nelle tumultuose vicende politiche di Taiwan, Chen Qiushui, per sfuggire alla persecuzione, si reca nella Cina continentale separandosi così dalla sua innamorata. Diventato medico militare, vivrà la dura esperienza della guerra portandosi sempre nel cuore l'amore per Wang Biyun di cui però, pur cercandola, non riesce più ad avere alcuna notizia. Nel frattempo, l'amore sincero che Wang Jindi, un'infermiera del campo di battaglia, nutre per lui, riuscirà a dare luce alla sua disperazione. Dopo la partenza di Chen Qiushui, Wang Biyun si prenderà cura della madre del suo innamorato e durante la sua attesa disperata e senza fine, farà anche tutto il possibile per ritrovare Chen Qiushui. Nel 1968 verrà così a sapere che Chen Qiushui e la moglie hanno perso la vita per una giusta causa nelle montagne innevate del Tibet. Alla fine degli anni '60, Wang Biyun, nubile e con qualche capello grigio, conserva ancora nel cuore il ricordo di quell'amore puro e meraviglioso.
Mei Lanfang
Durata: 138 minuti Regista: Chen Kaige Attori protagonisti: Li Min, Zhang Ziyi, Sun Honglei, Chen Hong Attori co-protagonisti: Wang Xueqi, Ying Da, Yu Shaoqun Direttore della fotografia: Zhao Xiaoshi Mei Lanfang nacque a Pechino il 1894 da una aristocratica famiglia di attori dell'Opera di Pechino e sin dalla prima infanzia mostro' il suo sorprendente talento. Nel corso della sua vita dedicata pienamente all'opera, molte sono state le persone che lo hanno accompagnato: Un vecchio che l'ha amato e protetto, un maestro che l'ha incoraggiato ed assistito, un pubblico che l'ha osannato e sostenuto, amici che gli hanno dato appoggi e allo stesso tempo sfruttato, una moglie fedele ed irremovibile ed un'amica legata da affinita' elettive. Mei Lanfang non solo ha modificato i pregiudizi che i cinesi tradizionalmente nutrivano nei confronti degli attori di teatro, ma allo stesso tempo ha consacrato l'Opera di Pechino sul palcoscenico internazionale. Cosa piu' importante e' stata l'integrita' da lui dimostrata nel corso dell'occupazione giapponese in Cina, che ha permesso all'Opera di Pechino quintessenza della cultura cinese di raggiungere livelli sublimi.

La locandina di "Mei Lanfang" di Chen Kaige Verso la Cina»
Nella cultura tradizionale dei cinesi, 60 anni vengono chiamati un “jiazi”, un “jiazi” sarà realizzato un ciclo. Negli ultimi 60 anni, seguiti alla proclamazione della fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, attraverso instancabili sforzi di diverse generazioni, La Nuova Cina nono solo è uscita dalle condizioni di arretratezza economica e di privazioni materiali, risolvendo con successo il problema dei fabbisogni primari del paese più popolato al mondo, ma anche, contando sul coraggio e l’audacia della riforma e dell’apertura, ha ottenuto numerosi progressi dello sviluppo economico e sociale. Nonostante la Cina sia sempre più indirizzata verso la modernizzazione, l’essenza della sua cultura tradizionale sta incessantemente ritornando. La saggezza millenaria dell’Oriente si è già amalgamata con la vigorosa vita reale. La Nuova Cina, con il suo primo ciclo di 60 anni, ha realizzato un grande passo storico.
Matrimonio di Campagna
Durata: 90 minuti Protagonisti: Ge Zhijun, Ding Jiali, Yang Lixin, Xie Yuan Regia: Yang Lixin Direttore della Fotografia: Chen Lijun Xiao Yuanfang, un giovane contadino e Feng Menyan, una ragazza di Bejing si uniscono in matrimonio. Tuttavia le loro famiglie non sono d’ accordo su dove celebrare il matrimonio. Il padre di Xiao desidera celebrarlo nel suo paese, come vuole la tradizione, mentre la madre di Feng vuole organizzare un grande e lussuoso banchetto a Beijing, con lo scopo di mostrare orgogliosamente al suo ex-marito le proprie capacità finanziarie. La madre di Feng recandosi nel villaggio dove vive Xiao si accorge dei grandi cambiamenti che sono avvenuti e ne rimane profondamente colpita . Decide pertanto di abbandonare il suo pregiudizio e invita parenti e amici a testimoniare la felicita`dei due giovani sposi nel villaggio.
Il Broccato di Nanchino
Durata: 30 minuti Capo della Programmazione: Li Xin Programmatore: Lan SuHong Xu Hong Consulente: Zhou Yong Regista: Zhou YaFei Song HaiYan Fotografo: Hu DongYun Organizzatore: Liu Dong Fotografia: WangTu Film BeiJing. Ltd Nella lingua cinese, l’ideogramma "Jin" è costituito da due parti, l’ "oro" e il "broccato", significando che il broccato pregiato e raffinato, rappresenta il tessuto della tecnologia di altissimo livello dell’antica Cina. La bellezza e il prestigio del broccato di Nanchino sono in accordo con il suo nome, “Broccato di Nuvole”. Anche se leggero e sottile, ogni singolo pezzo di seta racchiude i paesaggi magnifici e la ricca cultura della Nanchino antica, contenendo la fantasia e le opere di numerosi artisti. Grazie ad un macchinario tessile di precisione, dalla struttura grande e complicata, ogni pezzo di seta soffice, con pregiati inserti di piume di pavone e preziosi fili d’oro e d’argento, unendosi sotto le mani degli artigianè diventa un’opera d’arte straordinaria. Il prodotto di maggiore eccellenza, tra quelli che utilizzano questa tecnologia tessile, sono già stati inclusi nella lista del “Patrimonio Culturale Immateriale Cinese” nel 2006.
Il Grande Fiume.»
Durata: 92 minuti Protagonisti:Li Naiwen, Yislamujiang.Walisl, Zhao Yi, Aoliya (Russia) Regista: Gao Fen Direttore della fotografia: Mulati-M Negli anni 50 (del XX* secolo), Chen Dahe , diplomato al Liceo di Energia Idraulica, insieme ad un gruppo di tecnici arrivarono sul fiume Talimu per cercare di trovare una soluzione ai danni causati in primavera dal diluvio chiamato appunto "acqua dei fiori di pesco".Superando molte difficolta' e con l’aiuto degli abitanti costruirono una cisterna; nel stesso tempo stabilirono rapporti di profonda amicizia con la signorina Donnia, interprete di un esperto russo, il Sig.Andonov. Dopo il cambiamento delle relazioni fra Cina e Russia, Donnia decise di rimanere definitvamente in Cina dove mori’ per un incidente nel corso di una ricerca. Dopo piu' di 20 anni, a causa del sedimento dalle melme, il corso principale del fiume Talimu si e' fermato e la zona irrigata dal corso inferiore del fiume è andata sempe peggiorando dal punto di vista ecologico. Il figlio di Chen Dahe ereditando le ultime volonta' del padre, ha continuato a lavorare e a fare del suo meglio per apportare benefici alla popolazione che viveva vicino al fiume.
(Venerdì 17 Dicembre 2010)
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