 Commedia agrodolce sui problemi delle famiglie allargate Cyrus Prodotto anche dai fratelli Scott
di Mirko Lomuscio Piccolo film indipendente, che tra i produttori annovera anche i fratelli Scott, Cyrus è una commedia a tinte melò che sfoggia in primo luogo la bravura dei suoi interpreti principali. La vicenda narra la storia di John (John C. Reilly), un uomo solo che è caduto in depressione dopo il divorzio con la moglie Jamie (Catherine Keener), prossima ad un nuovo matrimonio con un altro uomo. Coinvolto nella festa di fidanzamento della donna, il nostro fa l’improvvisa conoscenza di Molly (Marisa Tomei), una persona dolce e bellissima che farà breccia nel suo cuore tanto da voler vivere con lei. Ma l’uomo non ha calcolato la presenza di Cyrus (Jonah Hill), figlio della sua nuova compagna. Infatti il non più giovanissimo pargolo (ha ventuno anni) di Molly, con astuzia, cerca di mettere i bastoni tra le ruote a John, tanto da volerlo allontanare da sua madre. Sarà guerra tra i due o solo un momento per capirsi meglio?

Opera cotta e mangiata, pervasa da un sottofondo di intelligenza registica, Cyrus vede nella cabina di regia i fratelli Mark e Jay Duplass, fautori di un’opera bizzarra come Baghead, inedito in Italia ma passato alla festa del cinema di Roma nel 2008. Il film in questione è un prodotto semplice che non mira certo ad una originalità nella trama ma che, come già detto, cerca di trovare i suoi punti forti nelle performance dei suoi tre protagonisti. Ed è così che, tra un battibecco e un botta e risposta tra loro, i nostri personaggi prendono vita degnamente grazie all’impegno degli attori che li interpretano. Per il resto c’è un po’ di psicologia familiare e qualche momento da solita commedia americana, per poi tornare su terreni più rassicuranti che spingono verso esiti seriosi. Cyrus non è un film da ignorare; una pellicola da prendere simpaticamente che vanta un uso molto documentaristico della macchina da presa. Zoomate e movimenti di camera improvvisi sicuramente non rendono questo film molto più profondo di qualsiasi commedia che abbia una storia simile. Forse i fratelli Duplass credevano che questa scelta stilistica avrebbe dato quella dote in più a Cyrus, ma l'esito dell'operazione non è stato positivo.
giudizio: * 1/2

(Giovedì 9 Dicembre 2010)
Home Archivio  |