 Il Diavolo, sempre lui… L'Ultimo Esorcismo Quando la razionalità si scontra con il soprannaturale …
di Roberto Leggio Per ripulirsi la coscienza da una vita passata a praticare (per soldi) falsi esorcismi, in quanto “solo disturbi psicologici”; il Reverendo Marcus Cotton decide di far riprendere da una troupe cinematografica un ultimo esorcismo mostrando i “trucchi” del mestiere. “L’indemoniata” è una ragazza di sedici anni, vergine, figlia di un contadino della Lousiana, che da qualche tempo sonnambula uccidendo gli animali della fattoria. Scettico e certo che si tratti della solita routine, il Reverendo vedrà le sue convinzioni andare “all’inferno”, perché per la prima volta si troverà faccia a faccia con l’incarnazione del male.

L’espediente del documentario è di per sé un buon escamotage per destrutturate (e analizzare sotto un aspetto diverso) il soprannaturale “demoniaco”. La prima parte, la migliore in assoluto, ruota sullo scetticismo legato all’esorcismo, spiegando gli aspetti psicologi e antropologici di questo antico rituale. Inoltre insinua nello spettatore il dubbio che qualcosa non sia così “normale” come sembra e si cerca di capire fino a dove il diavolo ci abbia messo (e quanto) la coda. Poi però, nella seconda parte, quando il soprannaturale entra di prepotenza nella storia, qualcosa s’inceppa e la narrazione si avvia verso un “convezionale” film dell’orrore che mutua perfino il finale da “Rosemary Baby”. Ad ogni modo il regista tedesco Daniel Stamm, azzeccando le atmosfere giuste (una casa sperduta nel nulla e “un’angelica” ragazza) sa come accompagnarci nel terrore ultraterreno, dosando i colpi di scena e quei piccoli indizi rivelatori che scardinano qualsiasi spiegazione razionale. Abusando nel linguaggio di cinema “iper-realistico”, il film resta un onesto prodotto di genere, di gran lunga superiore a molti no-fiction movie degli ultimi anni.
Giudizio **

(Giovedì 2 Dicembre 2010)
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