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Esce nelle sale l'ultimo film di Silvio Soldini

Cosa voglio di più

L'amore al tempo della crisi


di Oriana Maerini


"Oggi il mio capo si sposa per la terza volta." - dice Anna all'amante che non vuole lasciare la moglie.- "Certo lui ha i soldi!" esclama Domenico. In questa battuta è racchiuso tutto il senso sociale di Cosa voglio di più, l'ultima fatica di Silvio Soldini che descrive la passione al tempo della crisi. La trama, tratta da una storia vera, accaduta ad un'amica del regista, racconta l'amore fra Anna, una modesta impiegata con un compagno buono e noioso, e Domenico un facchino meridionale tutto fare con moglie e figli a carico. Le loro vite sono grigie e banali, sullo sfondo la Milano che non è più da bere, finchè la passione non esplode riaccendendo l'energia e la voglia di vita per entrambi. Dopo Giorni e Nuvole con questo film Silvio Soldini continua ad esplorare la quotidianità del vivere nella nostra epoca attraverso una vicenda in cui tutti potremmo riconoscerci. Qui risiede il pregio ed il limite del film. Il pregio perchè ci fa riflettere sulle difficoltà pratiche (ed economiche) di espremire i nostri sentimenti all'interno di una falsa libertà sociale; il difetto perchè la banalità della storia presuppone uno svolgimento ed un finale quasi scontato che lascia poco spazio d'immaginazione allo spettatore. Alzi la mano chi non ha avuto un'amica che si è innamorata perdutamente in un uomo sposato che, pur ricambiandola, non ha avuto il coraggio di lasciare il nido! E l'anello più debole è quasi sempre, come nel film, la donna pronta a buttare alle ortiche tutta la sua vita precedente pur di realizzare il suo sogno d'amore.




Sul piano tecnico la pellicola è perfetta: ottima la regia dei bravissimi attori. Sia i protagonisti (Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino) ma anche i caratteristi come l'egregio Battiston molto credibile nel ruolo del fidanzato talmente buono e comprensivo da sfiorare il ridicolo.
Il regista di Pane e Tulipani sta sempre addosso ai due amanti, attraverso l'uso dei primi piani, ma lo fa in un modo discreto che non infastidisce anche grazie alla fotografia di Ramiro Civita che predilige la luce naturale per lasciare muovere gli attori il più possibile negli spazi.
Notevole anche il sound rock della colonna sonora originale curata da Giovanni Venosta che fa coppia fissa con Soldini dai tempi di Pane e Tulipani. Insomma se non fosse eccessivamente lungo e scontato questo Cosa voglio di più potrebbe essere annoverato fra i migliori film dell'anno.

giudizio: * *1/2



(Lunedì 3 Maggio 2010)


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