 Deludente sequel dell'uomo d'acciaio della Marvel Iron man 2 Jon Favreau annoia più che divertire con questo secondo capitolo
di Mirko Lomuscio Un paio d’anni dopo il successo di Iron man, arriva, inevitabilmente, un sequel che dalle premesse sembrerebbe garantire intrattenimento e azione a go go. Dietro la macchina da presa c'è sempre l’attore/regista Jon Favreau (Zathura-Un’avventura spaziale) che, per questa nuova avventura dell'uomo d’acciaio più famoso dei fumetti, ha arricchito il cast con nuove presenze. Il film riprende la storia da dove era terminato il precedente episodio e tenta di incidere più a fondo la psicologia del suo protagonista, il magnate Tony Stark (Robert Downey jr.). Quest'ulitmo, dopo aver dichiarato al mondo intero di essere Iron man, deve vedersela con i nemici venuti dal passato, come il russo Ivan Vanko (Mickey Rourke) e con chi cerca di schiacciarlo sul piano economico, come il magnate Justin Hammer (Sam Rockwell<(). Ma Stark potrà sempre contare sull’aiuto dell’assistente Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) e sul supporto di altri alleati come il militare Rhodey (Don Cheadle), pronto ad entrare nell’armatura di War machine, e la misteriosa assistente legale Natalie (Scarlett Johanson). Non mancherà a farsi vivo neanche Nick Fury (Samule L. Jackson), pronto ad arruolare Iron man tra la squadra dei vendicatori.

Sarà perché Downey jr. con la sua presenza ha saputo riempire lo schermo già dai primi fotogrammi del capostipide rubando eccessivamente la scena, sarà perché alla sceneggiatura sono stati sostituiti i quattro nomi del precedente con un solo writer (l’attore Justin Theroux, visto in film come Charlie’s angles più che mai ed Inland empire), sarà per la poca dose di azione presente, ma Iron man 2 non mantiene ciò che promette. Gli amanti del fumetto avranno anche pane per i loro denti vedendo questi beniamini del mondo Marvel interagire e fare battuta tra loro, ma stavolta Favreau non fa pienamente centro. La pellicola è un campionario di situazioni e momenti a dir poco stucchevoli che si fanno sopportare poco durante la visione; fa rabbia come alcune cose vengano approfondite poco allo scopo di voler dare più spazio possibile al bravo Downey jr. Chi ne risente di più sembra essere il Vanko di Rourke, un personaggio che sviluppato meglio sarebbe potuto essere migliore. Invece rimane uno stereotipato nemico da fumettone pop. Per il resto si è giocato a riempire i vuoti con i battibecchi tra Downey jr. e la Paltrow, le battute di Jackson, le curve della Johanson, lo scontro tra Iron man e War machine contro i cattivi e le canzoni degli Ac/Dc. Ma non basta: Favreau stesso ci mette la faccia, ricoprendo di nuovo il ruolo di guardia del corpo di Stark con un’alta dose di gag. E lo spettacolo? Quello non manca sicuramente, ma sembra dosato col contagocce, forse per non esagerare nei costi di produzione. Peccato, si spera il meglio per un eventuale numero 3.
giudizio: * 1/2

http://ironmanmovie.marvel.com/intl/it/game/
(Mercoledì 28 Aprile 2010)
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