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Viaggio nel pianeta mare

Oceani 3D

Affascinante poesia di vita


di Roberto Leggio


Il mare questo sconosciuto. Un pianeta di acqua, elogio di vita e lotta alla sopravvivenza. Un mondo a parte che non smette di stupire e che, per l'incuria dell'uomo, rischia di morire. Oceani 3D è un documentario. Di quelli come se ne facevano una volta. Con i pesci e tutte le creature del mare a fare da protagonisti.


Per raccontare l'avventura degli oceani, i registi Jean-Jacques e Françoise Mantello con il supporto del produttore Jean-Micheal Costeau, si “imbarcano” all'interno del guscio di una tartaruga Carretta-Carretta, nel suo viaggio di 10.000 chilometri (per andare a depositare delle uova su una spiaggia) attraverso le meraviglie del mare. L'occhio della tartaruga è l'occhio della telecamera e i suoi incontri sono a dir poco fantastici. Delfini che giocano a palla con le alghe, Draghi marini come creture delle fiabe, squali martello nella loro processione regale, amemoni e meduse che ballano nel blu profondo, Capodogli ed Orche, Lamantini che scherzano tra loro e Mante Giganti, vere astronavi del pianeta mare. Ma anche Alghe alte trenta metri e barriere coralline dai mille colori.


L'esperienza è esaltante e si presta a varie interpretazioni e gridi d'allarme. Il mare, Oceano che sia, è un ecosistema fragile, in perenne rischio di estinzione. La colpa, in sottotraccia, è l'imperizia dell'uomo (che “alieno” a quel mondo, non è mai citato e nemmeno rappresentato). Però nelle immagini finali con le razze in pericolo, la sua “presenza” è tangibile. Incontrovertibile. Un film di immagini, di momenti di grande amore per la natura. Quello che appesantisce è però (almeno nella versione italiana) il commento, grottesco e comico di Aldo, Giovanni e Giacomo, che con il loro surreale racconto sempre sul filo della meraviglia e l'ironia, azzerano la poesia della scoperta e della vita.

Giudizio **1/2




(Martedì 27 Aprile 2010)


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