 Capolavoro antirazzista in riedizione deluxe: " dischi + libro Il Buio Oltre la Siepe Edizione specialie Universal- Feltrinelli per la campagna contro il razzismo.
di Roberto Leggio  Genere: Drammatico Anno: 1962 Produttore: Universal Pictures Regia: Robert Mulligan Attori Principali: Robert Duvall, Gregory Peck, Frank Overton, Rosemary Murphy Durata: 124 Area regionale: PAL Area 2 Lingue Doppiaggio: Spagnolo Dolby Digital 1.0 - Italiano Dolby Digital 1.0 - Francese Dolby Digital 1.0 - Tedesco Dolby Digital 1.0 - Inglese Dolby Digital 1.0 Lingue Sottotitoli: Cecoslovacco - Portoghese - Francese - Tedesco - Svedese - Inglese - Bulgaro Cofanetto DVD + LIBRO IL DVD - Disco 1: Contenuti Speciali: Note di Produzione - Filmografie del Cast e dei Realizzatori del Film - Trailer Cinematografico - Il Making Of - Disco 2: Trailer, Making of, Miglior discorso tra i vincitori dell'Academy Award come miglior attore, Premio alla carriera dell'American Film Institute, Tributo a Gregory Peck, Scout (Mary Badham) ricorda, Una conversazione con Gregory Peck. IL LIBRO: In L'alba di un sogno. Da Atticus Finch a Barack Obama, il curatore Alessandro Bignami confronta la mentalità antirazziale degli Stati Uniti negli anni della Grande Depressione con la moderna epoca di tolleranza inaugurata dall'elezione del primo presidente di colore della storia. Il volume contiene i saggi di Bruno Fornera, Riccardo Esposito e Paolo Mereghetti, ed è arricchito da frammenti tratti dall'Orfeo Nero di Jean-Paul Sartre e dal discorso-simbolo sulla schiavitù pronunciato da Barack Obama a Philadelphia.
Trama:
La vicenda è ambientata in una polverosa cittadina del sud degli Stati Uniti, durante la Grande Depressione. Una donna bianca accusa un nero di stupro. Benché l'uomo sia chiaramente innocente, il risultato del processo è talmente scontato che nessun avvocato osa assumerne la difesa, tranne Peck - il più stimato e autorevole cittadino del posto. La sua difesa appassionata e partecipe gli costa molte amicizie, ma gli guadagna anche il rispetto e l'ammirazione dei suoi due figli, orfani di madre.
Recensione
A distanza di cinquanta anni, Il Buio Oltre la Siepe, mantiene una forza morale e civile unica nel suo genere. Distribuito nei cinema in un periodo in cui in America era ancora in vigore la segregazione razziale, il film tratto dal potentissimo romanzo di Nelle Harper Lee, anticipa il “sogno” di Martin Luther King che si realizzerà definitivamente solo ai giorni nostri con l'elezione di Barak Obama. Atticus Finch è l'uomo “nuovo” dell'America democratica. E' un avvocato che con semplicità e trasparenza (e molta dignità) cerca di accorciare la distanza tra le razze, difendendo un “nigger” accusato ingiustamente di stupro. Non ultimo insegnare ai propri figli la tolleranza e l'apertura verso qualsiasi diversità. Gregory Peck venne insignito da un meritatissimo Oscar (anche per la sceneggiatura e le scenografie), per un ruolo che gli rimase addosso per tutta la vita, almeno nella cerchia di amici e parenti, che lo continuarono a chiamare Atticus, proprio come il protagonista della vicenda. Visto oggi con occhi diversi, potrebbe sembrare datato, ma dato che molti “razzismi” sono ancora presenti e striscianti, Il Buio Oltre la Siepe, resta un bignami di grande potenza sociale. Un film che andrebbe visto e commentato nelle scuole, soprattutto in quelle regioni d'Italia, dove la mentalità ottusa e miope, non riconosce che il “diverso” non solo è uguale, ma anche una risorsa. La riedizione di questo classico è imperdibile. Distribuito dalla Universal Pictures, edito da Feltrinelli in occasione della campagna “Il Razzismo è una Brutta Storia”, si presenta in cofanetto di due dischi più un libro curato da Alessandro Bignami, che confronta la mentalità antiraziale degli Stati Uniti negli anni della Grande Depressione con la moderna epoca di tolleranza inaugurata dall'elezione del primo presidente di colore della Storia. Il volume contiene inoltre i saggi di Bruno Formera, Riccardo Esposito e Paolo Mereghetti, ed è arricchito da brani tratti da Orfeo Nero di Jean-Paul Sartre e dal discorso simbolo sulla schiavitù pronunciato a Barak Obama a Philadelphia.
Per ulteriori informazioni:
http://www.homevideo.universalpictures.it http://www.feltrinellieditore.it
(Lunedì 19 Aprile 2010)
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