 Commedia sociale di Giovanni Veronesi Genitori & figli: istruzioni per l'uso Prodotto leggero e senza pretese che copia dal cinema di Moccia e Brizzi
di Mirko Lomuscio Giovanni Veronesi, grazie al connubio con il produttore Aurelio De Laurentiis, continua la sua avventura nella commedia leggera a sfondo sociale. Dopo averci parlato dei sentimenti degli italiani nel dittico Manuale d’amore e dei loro coinvolgimenti all’estero nel recente Italians, ora il regista toscano punta lo sguardo verso la famiglia con la sua ultima fatica Genitori e figli:agitare bene prima dell’uso. Tutto ha inizio fra i banchi di scuola, dove il professor Alberto (Michele Placido), dopo aver passato una nottata a litigare con il figlio Luigi (Andrea Fachinetti), da per compito ai suoi alunni un tema sul rapporto tra genitori e figli. Da qui che prende vita la storia di Nina (Chiara Passarelli), una giovane adolescente che nel suo scritto racconta di se stessa e della sua litigiosa famiglia, dove c’è un padre (Silvio Orlando) e una madre (Luciana Littizzetto) che, dopo una lunga crisi coniugale, si sono separati. Non bastasse la ragazza è anche proiettata verso la perdita della verginità, un’esperienza che ormai tutte le sue amiche hanno provato e che anche lei vuole assolutamente vivere. Ma scegliere qualcuno non è cosa facile, soprattutto perchè Nina non comunica più con genitori impegnati solo ad odiarsi ed evitarsi.

Film di poche pretese, nonché ennesimo manuale cinematografico di Veronesi, Genitori e figli:agitare bene prima dell’uso è un prodotto leggero che tratta argomenti e situazioni attuali con occhio preciso e ben calibrato. Tutto, però, sa di già visto: un miscuglio di personaggi e momenti rubati qua e la dal cinema di Fausto Brizzi e Federico Moccia. La furbizia registica di Veronesi sta nel fatto che il regista gioca sulla quantità dei personaggi, affidandosi alla validità del suo cast d’attori brillanti, non propriamente comici ma che divertono con professionalità. Quindi, oltre a citare la presenza di Orlando (qui in un ruolo analogo a quello ricoperto in Ex del citato Brizzi), Littizzetto (al servizio di Veronesi già in Manuale d’amore) e Placido, va ricordato l’apporto di Margherita Buy (Maledetto il giorno che t’ho incontrato), in verità qua anche un po’ sprecata, Max Tortora (The clan) e Elena Sofia Ricci. Notevole il cammeo di Piera Degli Esposti nel ruolo della nonna misteriosa e lussuriosa che aiuterà la nipote a perdere la verginità con il ragazzo di cui è innamorata. Adeguati i giovani protagonisti: l’esordiente Passarelli e Emanuel Propizio (Natale a Beverly Hills), quest’ultimo ormai presenza fissa della factory Filmauro. Non manca nello script, scritto da Veronesi assieme a Ugo Chiti (Manuale d’amore) ed Andrea Agnello (Manuale d’amore 2-Capitoli successivi), una certa attenzione ad argomenti sociali, come la presenza del razzismo nelle scuole elementari, che sono,però, trattati con troppa superficialità. In fondo Genitori e figli:agitare bene prima dell’uso si può considerare solo passatempo cinematografico che tratta i rapporti familiari nel modo più leggero possibile. giudizio: **

(Domenica 28 Febbraio 2010)
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