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Ottimo il bilancio della seconda edizione:40.000 presenze nelle sale

Il Bif&est chiude i battenti

Il cinema d'autore italiano fa incetta dei premi


di Roberto Leggio


Bari – Il Bif&st chiude in attivo e con successo. Il festival barese, ha infatti segnato più di quarantamila presenze, che ha riempito come non mai le sale della città ed il rinato teatro Petruzzelli. Un successo improvviso ed insperato, frutto della sinergia venuta a crearsi tra il pubblico e la prosposta cinematografica. Ma anche la fecondità culturale di Bari, una città sempre più internazionale. “Il Bif&st è un piccolo festival cittadino” afferma un raggiante Felice Laudadio, direttore artistico della manifestazione durante la conferenza stampa di chiusura “che punta ad essere molto più metropolitano. Internazionale se vogliamo, come quello di Torino”. Molte infatti sono state le anteprime, lasciando comunque molto spazio al nuovo cinema italiano, con tante novità di primissimo piano. “Il successo del Festival” ha continuato Laudadio “è anche merito della rete che si è intessuta attorno alla manifestazione. Infatti in questi ultimi mesi, molti teatri del sud hanno riaperto i battenti e molto “Sud” dormiente si è risvegliato, anche merito, forse, della vittoria di Vendola alle primarie per la Regione”. Ma più della “disgressione” politica, la riuscita della manifestazione è stata data dalla bravura del suo direttore artistico che è riuscito a raggrumare una scelta culturale che pareva impossibile. “Una sfida non facile, ma con un obiettivo preciso: portare il cinema alla gente, come ormai non si fa più. L'attrazione c'è stata e molti sono accorsi a vedere i film, i documentari e anche i bistrattati cortometraggi, allontanandosi dalla narcotizzazione della Televisione, sempre più vuota e priva di sostanza”.



L'attacco è forte e certamente ha del vero. “Il Cinema Conta” Ha concluso una rappresentate del direttivo del Festival. Si certo, conta, ma purtroppo ha scontato il silenzio della stampa nazionale sull'evento, che ha preferito riempire le pagine dei giornali della gossippara liason litigiosa tra Bard Pitt e Angiolina Jolie. Tra l'altro confermata e smentita nel giro di un paio di giorni. “Siamo una manifestazione scomoda” in questo modo Laudadio ha risposto alla domanda sul perchè la stampa nazionale abbia snobbato il festival parlandone poco o niente. “Noi abbiamo presentato una fiction su Basaglia, che in tempi come questi è andare controcorrente... soprattutto per questa Rai. Ormai l'Italia è diventato un paese incivile sul piano della comunicazione. Adesso si preferisce parlare delle “mutande” della prima starletta di turno, che dei film e del cinema”.
Il cinema alla fine ha vinto sulle polemiche. Anche su qualsiasi silenzio. Non è un caso che il grande vincitore del Festival di Bari sia stato Vincere di Marco Bellocchio. Film che ha messo d'accordo pubblico, la giuria pololare e la giuria internazionale presidieduta da Margarethe Von Trotta e composta da da Cedomir Kolar, Moritz de Hadeln, Klaus Eder e Eva Zaoralova. Il capolavoro sul figlio segreto del Duce, ma anche in filigrana sul Fascismo e sull'Italia di qualsiasi dittatura, si è guadagnata ben tre premi: regia (Marco Bellocchio), montaggio (Francesca Calvelli) e produzione (Mario Gianani). Anche Lo Spazio Bianco di Francesca Comencini ha portato a casa tre premi: soggetto (Valeria Parrella e Francesca Archibugi), attrice protagonista (MargheritaBuy) e direttore della fotografia (Luca Bigazzi). Triplice premio, ma fondamentalmente uno solo, è andato a Riccardo Scamarcio come miglior attore protagonista per La Prima Linea di Renato De Maria, Il Grande Sogno di Michele Placido e L'uomo Nero di Sergio Rubini. Il film dell'attore regista pugliese si è anche guadagnato il premio come migliore scenografia (Luca Gobbi) e miglior commento musicale (Marco Biscarini e Daniele Buscati). La miglior sceneggiatura è andata a Francesca Archibugi per il suo Questione di Cuore. I migliori costuni sono andati a Claudio Cordaro per Il Grande Sogno. I premi della giuria popolare presieduta da Zeudy Araya ha assegnato i premi a Greta Zuccheri Montanari come migliore giovane attrice rivelazuione per L'uomo che verrà di Giorgio Diritti e a Giulio Beranek come miglior attore rivelazione per Marpiccolo di Alessandro di Robilant.
Stasera gran finale di questo festival molto vissuto dalla città nel suo bellissimo e rinato teatro con la premiazione dei vincitori ed un concerto delle musiche del maestro Armando Trovaioli eseguite dal Collegium Musicum diretto da Rino Marrone.
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Tutti i premi del festival:

Premio Mario Monicelli per la migliore regia
a Marco Bellocchio per Vincere di Marco Bellocchio

Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto
a Valeria Parrella e Francesca Comencini per Lo spazio bianco di Francesca Comencini

Premio Suso Cecchi D’Amico per la migliore sceneggiatura
a Francesca Archibugi per Questione di cuore di Francesca Archibugi

Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista
a Margherita Buy per Lo spazio bianco di Francesca Comencini

Premio Gian Maria Volonté per il miglior attore protagonista
a Riccardo Scamarcio per La prima linea di Renato De Maria, Il grande sogno di Michele Placido e L’uomo nero di Sergio Rubini

Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche
a Marco Biscarini e Daniele Furlati per L’uomo che verrà di Giorgio Diritti

Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia
a Luca Bigazzi per Lo spazio bianco di Francesca Comencini

Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore
a Francesca Calvelli per Vincere di Marco Bellocchio

Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo
a Luca Gobbi per L’uomo nero di Sergio Rubini

Premio Piero Tosi per il miglior costumista
a Claudio Cordaro per Il grande sogno di Michele Placido



PREMI DELLA GIURIA DEL PUBBLICO PRESIEDUTA DA ZEUDI ARAYA
Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film
a Mario Gianani per Vincere di Marco Bellocchio

Premio Alida Valli per una giovane attrice rivelazione
a Greta Zuccheri Montanari per L’uomo che verrà di Giorgio Diritti

Premio Vittorio Gassman per un giovane attore rivelazione
a Giulio Beranek per Marpiccolo di Alessandro Di Robilant

La giuria del pubblico, composta da 30 spettatori e presieduta dalla regista Enrica Fico Antonioni, ha attribuito il Premio Michelangelo Antonioni per il miglior regista di film di cortometraggio a Pippo Mezzapesa per L’Altra Metà

La giuria del pubblico, composta da 30 spettatori, presieduta da Carlo di Carlo, ha attribuito il Premio Vittorio De Seta per il miglior regista di film documentario a Pietro Marcello per La Bocca del Lupo

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(Sabato 30 Gennaio 2010)


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