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![]() Capolavoro ambientalista e antimperialista Avatar Esperienza unica, magica, totalizzante di Roberto Leggio ![]() Ormai è palese: il cinema del nuovo millennio non sarà più come l’abbiamo conosciuto. Magie delle nuove tecnologie e sortilegi degli effetti speciali stanno spianando nuove strade alla settima arte. Ma tutto questo è nulla dopo aver visto Avatar. La tecnica 3D usata da James Cameron, in questo film scritto quindici anni fa e messo in cantiere da quattro è a dir poco strabiliante. Tutto pare tangibile, tanto palpabile che per intere sequenze (soprattutto quelle nella foresta pluviale) sembra davvero si esserci dentro. Avatar è proprio come è stato definito dalla sua uscita (miliardaria) nel resto del mondo: un’esperienza unica, magica e totalizzante. Perché, non solo il linguaggio cinematografico viene totalmente riscritto, ma per come le innovazioni digitali vengono messe al servizio delle emozioni. E’ meglio scordarsi di alcune diavolerie in 3D viste fino ad oggi, anche perché, vi parranno fredde e prive di anima. In questo film epocale (ed è proprio il caso di dirlo) abbiamo un’evoluzione della motion-capture, che ha permesso, non solo di creare i Na’vi (gli indigeni di Pandora, luna di un pianeta tipo Giove nella costellazione di Alpha Centauri), ma anche il loro ecosistema. Animali, piante, montagne sospese (fluttuanti?) sono di un realismo impressionante. La storia, invece, magari, lascerà un po’ perplessi e può sembrare un riciclo vecchie idee, ma è su quelle che potrete avere un approccio più familiare alla cosmogonia inventata di sana pianta da Cameron. ![]()
(Giovedì 14 Gennaio 2010) |
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