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![]() Il “calciatore” ed il postino Il mio amico Eric Fiaba amara e molto intelligente di Roberto Leggio C’è sempre un buon motivo per andare a vedere un film di Ken Loach. Non solo perché sono apertamente schierati a sinistra, ma per il modo in cui riesce a raccontare qualsiasi vicenda (sia che si tratti di una commedia o di un dramma) in maniera umana. Con tutto il suo carico di pregi o difetti. Questa volta mette in mezzo perfino Eric Cantona (l’ex controverso mito del campionato inglese), per tirare su il morale ad un triste postino appena mollato dalla moglie. L’unica cosa che lo tiene a “terra” è il calcio, palliativo per tutti i mali della società, che in questa vicenda viene vissuto come seduta psicoterapeuta. Essendo però un opera di Ken Loach, il calcio (o meglio soccer all’inglese) è solo un modo in più per parlare delle fasce più deboli della società britannica. E lo fa con un piglio da commedia amara e intelligente (un dramma con l’happy end), concretizzando il sogno di un uomo semplice, nella figura dell’”eroe” del Manchester United. Che si materializza (dopo una canna birichina) in carne ed ossa iniziando a snocciolare per lui pillole di saggezza, per spronarlo a superare i suoi guai famigliari e psicologici.
(Giovedì 3 Dicembre 2009) |
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