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Il giocattole di Roland Emmerich sulla fine del mondo

2012

Effetti speciali mozzafiato e poco realismo


di Mirko Lomuscio


I Maya l’avevano predetto millenni fa ed ora non se ne può fare a meno di parlarne: la tanto temuta fine del mondo per l’umanità si sta avvicinando e la data di tale momento catastrofico è ormai alle porte.
Di che data stiamo parlando? Ma del 2012 che, naturalmente, è anche il titolo di questo ultimo kolossal hollywoodiano fatto di effetti speciali pirotecnici e scene spettacolari al limite dell’inverosimile. la macchina da presa troviamo il noto regista tedesco Roland Emmerich (10.000 A.C.).
La trama ruota attorno alla leggenda Maya che sembrerebbe avverarsi tenuto conto degli enormi cambiamenti climatici di questi ultimi anni. Tra i primi ad accorgersene c’è il geoleogo esperto Adrian Helmsley (Chiwetel Ejiofor) il quale, prontamente, avverte il presidente degli Stati Uniti Thomas Wilson (Danny Glover) dell’immane catastrofe a cui la terra sta andando incontro.
Informate le autorità, i signori dell’ordine mondiale dovranno organizzare la salvezza della razza umana, in modo che questo cataclisma non possa mettere fine agli esseri viventi dell’intero globo.
Tra i tanti abitanti c’è il coraggioso Jackson Curtis (John Cusack), uno scrittore autista di limousine che farà di tutto per salvare la sua famiglia da morte certa. Questo nonostante l’intero mondo stia cadendo letteralmente a pezzi.



Con questo suo ultimo film Emmerich continua a distruggere il nostro pianeta, cinematograficamente parlando. La serie è iniziata prima con un attacco alieno (Independence day) poi con un cataclisma climatico (The day after Tomorrow-L’alba del giorno dopo), ora si diverte a mettere a ferro e fuoco l’intero globo prendendo a pretesto un’ antica veggenza. 2012 dovrebbe essere il resoconto filmico di ciò che potrebbe accadere tra tre anni attorno a noi se tutto quello che i Maya hanno predetto si avverasse. In poche parole è un documento dovrebbe anticipare qualche suggerimento su come agire in tal caso perchè il film ha la presunzione di voler offrire uno sguardo sincero sulla razza umana e sul suo comportamento in questi casi estremi. Alla fine, però, la pellicola è solo un giocattolone di puro divertimento. Emmerich mette in scena lo spettacolo solo come meglio sa fare lui e struttura il tutto come già aveva fatto con i suoi precedenti disaster movie, stavolta concedendosi anche qualche tratto noioso nella lunga prima parte. Ma passato questo spruzzo di lentezza l’opera prende il volo e sfila la sua lunga sequela di sequenze spettacolari con la terra in continuo tremore ed inondazioni di portate gigantesche.
Lo script, ad opera del regista stesso assieme ad Harald Kloser (10.000 A.C.), quest’ultimo autore anche delle musiche assieme a Thomas Wander, si concede tra una catastrofe ed un’ altra una serie di riflessioni ideologiche e politiche sfruttando la psicologia di ogni singolo personaggio. Tra gli attori oltre al noto Cusack (Con air) e alle star all black Ejiofor (Inside man), Glover (Arma letale) e Thandie Newton (Mission:impossibile 2), c’è da annoverare anche la presenza del bravissimo Woody Harrelson (Larry Flint:oltre lo scandalo) che, con un personaggio fissato con le cospirazioni politiche, porta una ventata di angosciante realismo al contesto del film.
Ma in fin dei conti a Emmerich non interessa molto il realismo ma portare su grande schermo l’ennesimo blockbuster dal successo sicuro.

giudizio: * * 1/2"



(Martedì 24 Novembre 2009)


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