 Piacevole prodotto per grandi e piccini e un omaggio alla fantascienza anni 50 Planet 51 Un film della Nickelodeon che assicura il divertimento
di Mirko Lomuscio Dagli autori di Shrek approda nelle sale italiane una nuova avventura cinematografica d’animazione che, sorprendentemente, non porta né il marchio DreamWorks ne quello Pixar. Planet 51 è, infatti, una creatura della Nickelodeon, la stessa casa che ha dato vita ad una serie tv come Rugrats (alla quale sono stati dedicati anche qualche film), mandata in onda sui nostri canali regionali a fine anni ‘90. L’opera qui presente parla di Lem, un ragazzo sedicenne abitante di un pianeta sconosciuto, non molto differente da quello terrestre in versione anni ’50. Qui la gente del luogo vive allegramente nelle loro case colorate e con i loro passatempi quotidiani, ignari del fatto che una minaccia imminente sta per farsi viva nei loro quartieri. Infatti, all’improvviso, dall’azzurro cielo si fa strada un veicolo della Nasa che, arrivato a terra, aprirà il suo portello mostrando chi c’è alla guida: l’astronauta Charles Baker, in missione spaziale alla ricerca di nuovi pianeti inesplorati. Ma una volta scoperto che questo di pianeta non è disabitato il nostro dovrà sfuggire dalle grinfie dell’esercito locale, intento a vivisezionarlo per studiarlo attentamente. Solo Lem potrà aiutare il terrestre astronauta a salvarsi da morte certa e, nonostante i primi dissidi, i due diventeranno amici per la pelle.

Piacevole prodotto per grandi e piccini, Planet 51 colpisce per il semplice fatto che, oltre ad essere un film indirizzato al pubblico di under 14 è anche un omaggio a tanto cinema fantascientifico, in primis quello sulle invasioni spaziali. I registi Jorge Blanco, Javier Abad e Marcos Martinez spingono il pedale sulla simpatica caratterizzazione di alcuni personaggi (lo scienziato pazzo del governo locale, l’alieno hippie con tanto di capelli lunghi e chitarra, il robottino della Nasa Rover) ma non si lasciano sfuggire strizzatine d’occhio ad alcuni personaggi di tanta cinematografica di genere che, tra un riferimento al mostro della laguna nera ed una al cinema di zombie, trovano il loro apice del citazionismo con il cagnolino alieno ritratto sotto le fattezze del famoso mostro della serie Alien. Per il resto Planet 51 assesta una trama assai nota al pubblico appassionato e inanella una serie di gag e situazioni ben calibrate e divertentissime. Degna di nota in tutta questa operazione nostalgica è la colonna sonora che, indubbiamente, comprende vari successi americani della musica anni ’50 riarrangiati per l’occasione da altri cantanti.
giudizio: * *

(Giovedì 19 Novembre 2009)
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