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![]() Quando il manifesto fa paura… Orphan ... e non piace alle associazioni per le adozioni di Roberto Leggio ![]() I manifesti sono l’anima di un film. Servono per attrarre, per dare un’infarinatura di quello che vedremo al cinema. Possono essere ammalianti, spiritosi, privi di senso, ma a volte possono provocare paura. Ed è infatti quello che sta accadendo per la locandina di Orphan, horror prodotto da Leonardo Di Caprio, che parla di una bambina rimasta orfana e adottata da una coppia che ha appena perso un bambino con altri due figli. La trama è abbastanza consueta, quello che colpisce però è proprio il manifesto. E ha guardare bene è davvero inquietante. Si tratta di una foto in primo piano di Esther che ci osserva con occhi fissi e neri, un laccio rosso legato alla gola, le treccine, con addosso un abitino da educanda. Volendo ci sarebbe dire che il male (perché senza panegirici è di quello che il film parla) ha tante facce, meglio se quello di una bambina “particolare”. Ed è proprio questa caratteristica che ha messo in subbuglio le associazioni per le adozioni e gli orfanotrofi. Le polemiche sono nate per il fatto che il film potrebbe essere un deterrente per le coppie che intendono adottare bambini. I produttori, ad ogni modo, si difendono, rispondendo che il film non offende nessuno, pur sapendo quanto siano difficili i processi per l’adozione. “In fondo” continuano “è solo un film del terrore. Gli orfanotrofi non c’entrano, sono solo il contesto”. Orphan interpretato da Isabelle Fuhrman (la bambina terribile), verrà distribuito in Italia il 16 ottobre prossimo. Vedremo cosa accadrà nel nostro strano paese. Dove la trafila per le adozioni è lunghissima è laboriosa. Nonché costosissima. Magari porterà molti al cinema. Magari servirà a velocizzare le pratiche. Ma sicuramente è un modo particolare per esorcizzare questa corsa ad ostacoli per dare una vita migliore ad un bambino. Buono o “diabolico” che sia… (Domenica 9 Agosto 2009) |
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