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A margine del film di Ron Howards

Angeli e demoni

Tom Hanks in un grosso "spot" per Roma barocca


di Pino Moroni


Qualche anno fa una mia amica americana mi portò in regalo il romanzo di Dan Brown “Angeli e Demoni”, purché l’accompagnassi a scoprire Roma attraverso le location lì descritte.
Non mi sembrarono molte né molto particolari, mi sembrò invece che fossero luoghi di fantasia se non inventati. Una Roma troppo deserta a luglio, cripte labirintiche di chiese inattendibili, un Vaticano mai conosciuto. Soprattutto -come ha notato un mio amico- l'impossibilità di vedere, salendo sulla fontana di Piazza Navona, un panorama dettagliato dei tetti di Roma, come racconta l’autore.
L’agone di Piazza Navona è stato casomai usato per secoli come una piscina per finte battaglie navali.


Il Codice da Vinci cinematografico, primo film tratto da Dan Brown era stato una lunga sciarada, una caccia al tesoro, con parole che solo l’interprete Tom Hanks riusciva a vedere come se possedesse negli occhi un laser. Dipendeva quindi solo da lui fornire gli elementi per scoprire la setta dei Sion.
Angeli e demoni è invece un film con meno pretese del primo, un film più normale. Un bel thriller in un ambiente molto originale che con la professionalità americana è più che accettabile. Forse tolta la lungaggine iniziale, tutta verbosa, sulla spiegazione della setta degli Illuminati (un grande pretesto scientifico, filosofico, teologico) il film scorre via sul filo della moderna avventura. Scoprendo una Roma, un po’ ricostruita, ma molto ruffiana, quasi uno spot turistico.


Mi ha ricordato film di Dario Argento, o Hannibal, con un killer nascosto che fa strage qui di cardinali e forze dell’ordine (quelli che nelle serie italiane vincono sempre) ed un conclave per eleggere un nuovo Papa, vissuto a pezzettini per tutto il film.
Ma quello che rivela la non conoscenza di Roma e di un elezione papale, è la parte su Piazza San Pietro, con una calca in tumulto, che urla e si picchia come fosse in uno stadio a fare il tifo per la Roma o per la Lazio. In quanto agli angeli e demoni, non c’è bisogno di esorcisti. Niente di soprannaturale. La ricerca verte sull’ultima ‘scoperta’ del CERN ossia l’antimateria.
Restano solo le ombre degli effetti speciali sulle statue e sui bassorilievi dei vari scultori hollywoodiani.
Non certo del Bernini o del Canova.


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(Sabato 23 Maggio 2009)


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