 Commedia fantastica che fa ritornare adolescenti 17 again - Ritorno al liceo Costruita intorno alla popolarità di Efron
di Mirko Lomuscio Partendo da una tradizione che inizia col film Big-Grande con Tom Hanks, ma ancor prima con l’italiano Da grande con Renato Pozzetto, 17 again-Ritorno al liceo è una commedia fantastica che, grazie ad una magia, vede il protagonista cambiare età improvvisamente passando da quella adulta ai 17 anni. Per il quarantenne Mike O’Donnell (Matthew Perry) non tutto va alla grande: in un solo colpo perde il lavoro, i suoi due figli non lo considerano granché e il matrimonio con sua moglie Scarlet (Leslie Mann) va a rotoli. Insomma per il protagonista i tempi in cui lui era l’eroe del liceo sono lontani e quindi desidera fortemente di tornare ad essere quello di una volta. Detto fatto, viene accontentato: grazie ad un improvviso incantesimo torna diciassettenne. A questo punto il giovane Mike (Zac Efron) cercherà di mettere in ordine la sua vita personale, creando, però, qualche equivoco di troppo. Film cotto e mangiato per le grandi masse, 17 again-Ritorno al liceo è un prodotto costruito su misura per gli amanti della nuova star adolescenziale Efron (High school musical), che qui sfoggia le sue doti atletiche, sia nello sport (il basket) che nel ballo.

Il regista Burr Steers (Igby goes down), personaggio con alle spalle una carriera d’attore in film come l’horror Intruder-L’intruso e Pulp fiction, e lo sceneggiatore Jason Filardi (Un ciclone in casa) giocano sulla storia creando una serie di gag e situazioni divertenti, usufruendo anche della simpatia di alcuni personaggi di contorno tra i quali Ned (Thomas Lennon) (Balls of fury), l’amico del cuore di Mike che, essendo amante de Il signore degli anelli e di Guerre stellari, spicca la sua carica ironica a suon di citazioni elfiche e passione per i cimeli cinematografici del genere. Per il resto la storia si fa seguire e la trama, anche se è un dejà vu, non manca di sorprese. Sul piano degli attori, inoltre, oltre alla nota giovane star, spicca le professionalità di un imbolsito Perry (la serie tv Friends) e di un’affascinante Mann (Molto incinta). Insomma l’esito finale non è al di sotto della media, anzi Steers ha il merito di non risultare troppo scontato e tutto finisce in modo da creare un happy end accettabile. Godibili le citazioni riguardo al capolavoro di Robert Zemeckis come Ritorno al futuro, preferibili a qualsiasi altro riferimento al film con Hanks e prodotti analoghi (Tale padre, tale figlio, Vice versa, 30 anni in un secondo).
giudizio: * *

(Venerdì 15 Maggio 2009)
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