 Pellicola mediocre sul fenomeno del precariato Generazione 1000 euro Nel cast Crescentini, Villaggio e Citran
di Mirko Lomuscio Generazione 1000 euro è uno di quei prodotti che si lega al filone di cinema giovanilistico legato al tema del precariato. Il film possiede la freschezza di una commedia per adolescenti e cerca di approfondire tale discorso con leggerezza e simpatia. A Milano il giovane Matteo (Alessandro Tiberi) conduce una vita alquanto altalenante: appassionato di matematica, lavora nel marketing di un’azienda dalla quale attende la riconferma di un rinnovo del contratto, che forse non arriverà mai. Per di più con lo stipendio che prende arriva a malapena alla fine del mese e la sua ragazza, Valentina (Francesca Inaudi), lo molla in tronco senza spiegazioni. A questo punto il ragazzo vede sempre più difficile l'avverarsi di un futuro roseo, nonostante l’esilarante presenza del coinquilino Francesco (Francesco Mandelli), che cerca di consolarlo con consigli e battute. Ma un giorno la situazione cambia drasticamente: l’arrivo di Angelica (Carolina Crescentini), una sua collega di lavoro, e di Beatrice (Valentina Lodovini), la sua nuova coinquilina, farà si che Matteo arrivi ad un punto di svolta della sua vita dove la scelta giusta saprà dargli il degno equilibrio. Partendo dalla premessa che chi ha la fortuna di avere un posto di lavoro da mille euro al mese non è da considerarsi così sfortunato, il film di Massimo Venier (Tre uomini e una gamba), a conti fatti, sa un poco di presa in giro.

Generazione 1000 euro racconta questa favola moderna in modo troppo egoistico nei confronti di chi una situazione del genere la vive veramente. Non è un ritratto né generazionale né sociologico di ciò che sta succedendo in questi giorni in Italia, il suddetto film è soltanto un pretesto per raccontare una delle tante storie giovanilistiche, che tanto vanno di moda ora nei cinema, mischiata ad un tema attuale. Ne viene fuori è un risultato mediocre. Venier porta avanti la narrazione con ritmi soddisfacenti e facendo uso di una scrittura semplice, firmando lo script assieme a Federica Pontremoli (Il caimano), accenna anche a qualche momento meta cinematografico che fa sempre bene per chi ha senso dell’autoironia nel mondo della celluloide. Gli intrecci sentimentali sono roba da Un posto al sole, resta giusto la simpatia di Mandelli (Natale a Miami), che riprende un ruolo analogo a quello che aveva in Manuale d’amore e lo mischia alla saggia ironia del Libero Di Rienzo di Santa Maradona, del quale questo Generazione 1000 euro sembra esserne un riproponimento attuale. Citiamo, infine, le belle prove attoriali della Crescentini (Parlami d’amore) e della Lodovini (Fortapasc) senza dimenticare la simpatica partecipazione speciale di volti noti come Lucia Ocone (Mi fido di te), Roberto Citran (Il toro) e Paolo Villaggio (Fantozzi). Insomma il film è consigliato vivamente a chi il precariato non l’ha mai vissuto, almeno loro potrebbero anche rispecchiarsi nei personaggi. giudizio: * 1/2

(Mercoledì 22 Aprile 2009)
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