 I mostri di Risi, Monicelli e Scola secondo Enrico Oldoini. I Mostri Oggi Parla il regista ed il cast del film
di Francesco Lomuscio Roma. “I mostri sono i tic e le mostruosità di oggi, che il cinema ferma su pellicola”. Semplice ed esplicativa la dichiarazione di Sabrina Ferilli, interprete de I mostri oggi di Enrico Oldoini durante la conferenza stampa di presentazione del film svoltasi oggi. Il film, come spiega lo stesso regista, si riallaccia alla tradizione iniziata nel 1963 da Dino Risi con I mostri e proseguita quattordici anni dopo con I nuovi mostri, co-diretto insieme a Mario Monicelli ed Ettore Scola. Ma il film di Oldoini introduce per la prima volta anche dei mostri femminili, tra cui una Angela Finocchiaro, la quale sostiene che la società non è cambiata molto negli anni. Secondo Claudio Bisio, invece, oggi la quotidianità comprende molti più mostri di quelli raccontati nel loro film, nato come lungometraggio diviso in venticinque episodi poi ridotti a sedici, per la preparazione dei quali gli autori hanno prestato molta attenzione nell’evitare di imitare la cronaca.

“Le persone che sono "mostri" sono dentro sono tra noi anche se non te ne accorgi: anche la persona più mite può diventare un mostro all’improvviso” osserva Giorgio Panariello. Il regista non può, invece, fare a meno di parlare della polemica sorta attorno alla lavorazione del film, a quanto pare in anticipo su un progetto pensato da Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi: “Alessandro Gassman si dissocia dalle polemiche sorte negli ultimi mesi, mentre a Gianmarco Tognazzi era stato anche offerto un ruolo, ma lo ha rifiutato perché il suo nome non sarebbe comparso sulla locandina tra quelli dei protagonisti principali”. Grazie a sacerdoti, paralitici, omosessuali ed immigrati I mostri oggi è un film che fa ridere ancora all’insegna dei lati più brutti dell’attualità italiana, con un cast comprendente anche Neri Marcoré, Carlo Buccirosso e il veterano Enzo Cannavale.. Non manca, però, l’indispensabile punta di amarezza che è un ingrediente fondamentale della Commedia all’italiana. Punta di amarezza ancor più accentuata dall’affermazione di Diego Abatantuono: “I mostri dei due film precedenti erano per lo più di fantasia, mentre quelli di oggi risultano maggiormente legati alla realtà, perché ormai tutti credono che sia giusto essere cinici e fregare la gente”.

(Venerdì 27 Marzo 2009)
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