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DVD prodotto da Navicellai con il sostegno del Comune di Firenze

Cinema Universale d'Essai

Quando lo spettacolo in sala è meglio del film


di Elena Nesti


Nazionalità : Italia
Anno : 2008
Genere : Documentario
Regia : Federico Micali
Produzione : Navicellai
Audio : Italiano Dolby Digital 2.0
Animazioni passo uno : Giacomo Salizzoni e Francesco Alessandra
Durata : 73‘
Liberamente tratto da : "Breve storia del Cinema Universale" di Matteo Poggi, edito da Polistampa.


Recensione:

Via Pisana 43, quartiere del Pignone, dove un tempo si attraccavano le barche a Porta San Frediano, la Firenze di passaggio. Non a caso qui nasce un luogo unico nel suo genere, la cui memoria è affidata ai racconti, agli aneddoti e alle leggende metropolitane di chi lo ha vissuto: Il Cinema Universale, raccontato nel film-doc di Federico Micali. Parlano quei fiorentini che a partire dagli anni ’60 sono affondati per anni, fedelmente e con grande spirito di appartenenza, nelle sue poltroncine: “l’era una gran buriana!”. A sintetizzare, ovvero, il gran canaio, fracasso, baccano, il primo dato che doveva percepire un avventore che entrato in sala per vedersi un film, avrebbe poi dovuto far fronte ai 10 commenti a voce alta che dalla platea partivano per ogni battuta del film, come se il personaggio in questione realmente potesse sentire. La stragrande maggioranza delle quali (se fate mente locale al pur vero stereotipo del diavolaccio fiorentino capirete il perché), non citabili.
Nel buio della sala scompaiono i tabù, cresce il pathos collettivo dato dal semplice stare insieme, e oltre al film che scorre sullo schermo, un altro spettacolo avviene nella sala : quale esempio migliore per l’interattività, per come la intendiamo oggi? Giovani universitari, uniti certo da un collante politico rosso, che attivi scelgono la programmazione mensile e fanno di questo posto “un centro sociale misto a un coffee shop, a un laboratorio”, in un contesto che non offre luoghi di ritrovo.

La discoteca nata al posto del Cinema Universale


Tutto ciò non poteva che essere raccontato con la stessa vivacità, veracità da un coro di voci molteplici, apportando le registrazioni “in presa diretta” che i più attenti hanno catturato quando c’era aria di serata di battute memorabili (sempre), con validissime ricostruzioni in animazione, il tutto coronato dalle mitiche musiche che ne scandiscono le tappe dagli anni ’60 agli ’80, più l’inedito "All'Universale" de Il Generale & Ludus Dub Band.
Un cinema che fa identità, dove si vedono sugli schermi i grandi sogni collettivi, puntualmente trafitti da qualche lattina vuota: “Fragole e Sangue”, “Zabriskie Point”, “Woodstock”, i più amati, i film sulla storia recente, con la quale è facile l’immedesimazione. Gli interventi di Alessandro Paci, Giorgio Panariello, a supportare o meno coloro che narrano le gesta di una Vespa che avrebbe fatto 4 o 5 giri della sala una sera come un’altra, e una Cinquecento giunta fino alla barriera della biglietteria presidiata della mitica, sempre alterata, Graziella.
“Sarebbe impensabile oggi entrare in un cinema, magari in un multiplex, fare cose del genere e essere accolti da un applauso…" riflettono i fiorentini. L’elenco delle proiezioni (Firenze andata, il pericolo o piacere di assistere a manifestazioni spontanee di entusiasmo inevitabilmente rientra) e le indicazioni per l’acquisto del dvd, sul sito http://www.cinemauniversale.it.



(Martedì 24 Marzo 2009)


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