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![]() L'ex presidente e l'anchorman alla riconquista della dignità Frost/Nixon: Il Duello Quando la parola ferisce più della spada di Roberto Leggio Richard Nixon è il paradigma di uso imperale del potere. O ancora meglio, uso spregiudicato dello stesso. Di Richard Nixon, il 37° presidente Usa, si ricordano lo scandalo Watergate, i bombardamenti al Napalm sul Vietman e sulla Cambogia e la sue dimissioni da capo dello Stato per evitare l'impeachment. Di certo Richard Nixon fu una figura controversa di tutta la storia presidenziale americana, con una caratura da statista atipico. Raccontare Nixon, o meglio la sua figura, sarebbe come infilarsi nelle trame della politica più sporca e soppesare il suo essere “presidente” e uomo. Il film di Oliver Stone di qualche tempo fa, ne smantellava la figura, ponendolo come un arrogante assetato di potere, innocente dei suoi errori. Adesso con Ron Howard alla regia, Nixon è un presidente che vorrebbe essere rivalutato, dimostrare di essere stato un grande statista, al di là dei suoi “piccoli” sbagli. Il film Frost/Nixon, il duello, già dal titolo, non è un biopic, ma la storia vera delle quattro famose interviste che intercorsero tra l'ex presidente e David Frost, un anchor man inglese in cerca di riscatto. Insomma l'occasione della vita per entrambi. Perciò lo scontro verbale davanti alla telecamere si tramutò in un gioco di strategia, dove alla fine, solo uno doveva uscirne vittorioso. Il film si regge tutto sulla caratterizzazione dei due personaggi principali e sulla loro capacità dialettica, fatta di attacchi, di provocazioni, colpi bassi, la sconfitta dell'avversario e l'onore e delle armi. Su questo piano aiuta loro una sceneggiatura perfetta, scritta da Peter Morgan, già portata a teatro con molto successo.
(Giovedì 5 Febbraio 2009) |
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