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Ibrido tra vampire-movie e analisi dell' universo giovanile.

Twilight

Trasposizione cinematografica di un successo letterario


di Mirko Lomuscio


Arriva ora sugli schermi, diretta da Catherine Hardwicke, (Thirteen-13 anni) la trasposizione cinematografica di Twilight, recente fenomeno letterario che, opera di Stephanie Mayer, ha fatto successo tra i giovani americani e non solo. La storia ruota attorno a Bella Swan (Kristen Stewart), giovane americana che, appena trasferitasi a Phoenix da suo padre Charlie (Billy Burke), fa conoscenza al liceo con lo strano Edward Cullan (Robert Pattinson), ragazzo dall’aspetto pallido e dalla vita misteriosa che si scoprirà essere un vampiro.
Il film della Hardwicke indirizzato al pubblico dei teen-ager (o delle teen-ager?) più piccoli, raduna gli orfani di Buffy-L’ammazzavampiri ma, forse, li delude. La trama, costruita sullo script di Melissa Rosenberg (Step up) basato sulla noiosa analisi della storia d’amore tra i due protagonisti, rende il film una pellicola di poco conto. Il vero sconfinamento nel genere arriva solo dopo circa un’ora e venti di visione, tanto che buona parte del film ricorda più le trasposizioni da Federico Moccia che un ibrido tra vampire-movie e analisi del moderno universo giovanile, mentre gli adolescenti appaiono eccessivamente stilizzati e al limite del ridicolo, con il loro onnipresente pessimismo e la fotografia di Elliot Davis (Cosa fare a Denver quando sei morto) che sfoggia un bianco disturbante.



Lascia, inoltre, sconcertati il modo in cui un prodotto del genere, a livello di budget di serie A, non risulti poi tanto distante dagli inguardabili tasselli della serie Brotherhood (in Italia Stirpe di sangue) firmata dal trashissimo David DeCoteau. A fine visione, quindi, ci si chiede quale sia l’utilità di un lungometraggio del genere, che nulla aggiunge rispetto a quanto già detto da saghe analoghe come quella di Harry Potter, anche se qualcosa ci lascia intuire che sarà sufficiente un semplice passaparola ad impedire la continuazione di 110 minuti di taglio decisamente televisivo.

giudizio: *



(Domenica 23 Novembre 2008)


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