 Sagace il ritmo del montaggio che alterna i momenti realistici a quelli onirici Awake-Anestesia cosciente Thriller di tensione con trama già sfruttata
di Mirko Lomuscio Piccolo thriller ospedaliero, Awake-Anestesia cosciente snoda una trama sul filo della tensione in un contesto veritiero e per questo più angosciante. Clay Beresford (Hayden Christensen) è un giovane benestante di New York che ama la bella Sam (Jessica Alba), domestica della casa dove vive. Nonostante l’obiettività della madre Lilith (Lena Olin), il ragazzo sente fortemente di volersi sposare, anche a fronte di una delicata operazione al cuore a cui non potrà rinunciare. Arrivato il giorno dell’intervento, Clay sarà sottoposto ad un’anestesia totale che però si rivelerà essere piena di sorprese. Nonostante lui dorma, il ragazzo proverà ogni dolorosa sensazione fisica sul suo corpo, e per di più l’operazione metterà a nudo diverse cose a cui egli stesso non era a conoscenza. Complice di tutto ciò il suo amico Jack (Terrence Howard), responsabile del trapianto che si sta effettuando.

L’esordiente Harold regala allo spettatore un semplice prodotto di tensione che sa il fatto suo, nonostante l’idea di base sia stata al servizio di miriadi trame che la cinematografia passata, e non solo, a saputo regalarci:dal telefilm Ai confini della realtà al film italiano La corta notte delle bambole di vetro il tema centrale di questo Awake-Anestesia cosciente era già stato trattato degnamente. La partenza dell’opera in questione non è delle migliori, con Christensen (Star wars-Episodio 3:la vendetta dei sith) e la Alba (Sin city) alle prese di una mielosa storia d’amore che ammorberebbe chiunque, ma in seguito con lo scorrere della trama la situazione si fa più interessante e quando l’operazione ha inizio ecco che si scioglie con un attimo tutto il mistero che il titolo promette di darci. Lo script di Harold stesso si snoda in un plot intricato che, tra flash back, sotto forma di momenti onirici alla Se mi lasci ti cancello, e colpi di scena, sa accattivarsi l’attenzione dello spettatore. Non ottima, invece, la scelta degli attori: Christensen non convince e neppure la Alba è credibile soprattutto quandoa la trama entra in zona thriller. In fin dei conti reggono la baracca la Olin (L’insostenibile leggerezza dell’essere) e Howard (Iron man) che con i loro ruoli di contorno danno la giusta dimensione all’atmosfera glaciale del film. Menzione speciale al montatore Craig McKay (Il silenzio degli innocenti), che con sagace ritmo sa alternare i momenti realistici a quelli onirici, aiutando molto lo snodarsi del racconto, mentre il direttore della fotografia Russell Carpenter (Titanic) ricrea alla perfezione il bianco candore di morte che gli ospedali inconsciamente lasciano trasparire, dando allo spettatore quel coinvolgimento realistico che serve ad Awake-Anestesia cosciente.
giudizio: * *

(Giovedì 20 Novembre 2008)
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