.


Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Quando il rock incontra il cinema

Bruce Springsteen e Mickey Rourke, un connubio da Leoni

In solo tre minuti il Boss racconta la storia di un wrestler sulla via del tramonto


di Roberto Leggio


Pochi come Bruce Springesteen, riescono, con i loro testi a far immaginare scene cinematografiche. Le sue canzoni, piene di immagini vive, vanno oltre la melodia-canzone, perché, davvero raccontano storie di un'America piena di contraddizioni, piena di falliti, gente comune, assassini o solamente illusi dall'American Dream. L'America di Springsteen è quella di tutti i giorni, quella che deve fare i conti con il presente, ma anche con il suo pesante passato. Pensiamo solo a Bandlands, testo che ricorda di molto il film d'esordio di Terrence Malick, quello dove due giovanissimi Martin Sheen e Sissy Spacek, lasciavano dietro loro una lunga scia di sangue nell'intento di raggiungere il Canada. Il film da noi uscì con il titolo de La Rabbia Giovane, e ad essere precisi Springsteen scrisse Bandlands molto anni dopo il film, ma raccontò un caso simile nel brano Nebraska (dall'album omonimo), che parla in prima persona di un uomo condannato alla sedia elettrica per aver ucciso dieci persone con un fucile di grosso calibro. Quindi storie comuni, vere, vissute, sofferte. Anche Streets of Philadelphia, brano vincitrice di un Oscar, che è un lento, funebre, ma melodico canto sulla vita con l'Aids. In pratica il senso stesso del film diretto da Johnthan Demme con Tom Hanks come protagonista. E che dire di Dead Man Walking, film e brano con lo stesso titolo, (Susan Sarandon si aggiudicò il premio oscar come miglior attrice) raccordano la storia di un condannato a morte. Quindi non dovrebbe meravigliare se anche Darren Aronofsky abbia voluto sfruttare la visionarietà di Springsteen per la canzone che chiude il suo bellissimo film The Wrestler. Il film, che ha fatto rinascere Mickey Rourke e che al festival di Venezia si è aggiudicato (contro tutti i pronostici) il Leone d'Oro. The Wrestler è una di quelle opere che lasciano il segno. Vuoi perché parla di un uomo che cerca il riscatto della sua vita problematica salendo sul ring, vuoi perché sembra una autobiografia del suo attore (Rourke, appunto), che come il personaggio del film, ha preferito farsi strada a suon di pugni, pur di dimostrare di essere vivo.

Bruce Springsteen


La cosa interessante è che è stato Mickey Rourke a contattare Springsteen per fargli scrivere il brano che riassume la storia del film. I due sono amici di lunga data. Lo sono dalla fine degli anni '80, quando Rourke era proprietario di un short-live club e Springsteen viveva a Los Angeles. Il caso volle che Springsteen, così tanto per cambiare, salì sul palco di quel piccolo locale, esibendosi a sorpresa con una piccola band regalando ai suoi fans due cover (CC Rider di Elvis e Stand By Me di di Ben E. King). Ma non solo, Rourke scoprì in quell'occasione che Bruce Springsteen era un suo grande fan e che aveva visto tutti i suoi film. Va da sé che per ammirazione reciproca siano rimasti in contatto aspettando l'occasione giusta per unire i loro sforzi artistici. E così è stato. A convincere Springsteen è stata la sceneggiatura, ma soprattutto lo sforzo che ha compiuto Rourke a rimettersi in gioco, girando il suo film migliore in assoluto ma anche il più difficile. The Wrestler è una poesia in musica. Un pezzo quasi folk che arriva direttamente al cuore (proprio come il film), improntato sull'ascesa e la caduta di un mito americano. Un mito alimentato dalla sottocultura della più remota provincia americana. “The Wrestler è un pezzo meraviglioso”. Ha dichiarato più volte Darren Aronofsky a proposito del brano che chiude il suo film. “Ogni volta mi toglie il fiato. Bruce ha catturato egregiamente lo spirito del personaggio di Rourke nel film”. Una chiosa che va ben oltre ogni migliore complimento. Anche perché, ogni qualvolta che il Boss ha scritto un pezzo per il cinema, i film (o semplicemente la canzone) si sono sempre affacciati alla notte degli Oscar. Alcuni (quasi tutti) hanno sempre vinto qualcosa. E che é di per sé di buon auspicio.

mickey Rourke "The Wrestler"

Il protagonista di The Wrestler torna in Italia
Mickey Rourke
Ospite anche di Fabio Fazio



(Martedì 4 Novembre 2008)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro