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![]() Ancora riconoscimenti per Pranzo di Ferragosto Premi Pasinetti Tra sorrisi e lasagne, premiazioni a Villa Medici a Roma di Paola Galgani Roma. Splendida ambientazione quest’anno per la consegna dei Premi Pasinetti, assegnati durante lo scorso festival di Venezia dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Nella solare cornice di Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia da poco presieduta da Frédéric Mitterand, un mare di fotografi ha accolto festosamente le quattro simpatiche protagoniste di ‘Pranzo di Ferragosto’ (età media: 90 anni); le signore, un po’ smarrite, un po’ elettrizzate, hanno ritirato assieme al regista Gianni Di Gregorio il premio per il miglior film, dichiarando che la divertente esperienza ha cambiato le loro vite regalando ottimismo ed energia tanto che si dicono pronte per altri set. Di Gregorio si è mostrato entusiasta per i riconoscimenti e per il successo ottenuto (proiezioni in 114 sale, incassi quasi da un milione di euro). Contentissimo -e assai loquace- anche Silvio Orlando, cui è stato assegnato il premio come migliore attore per il film ‘Il papà di Giovanna’ di Pupi Avati; parlando dei suoi progetti futuri, come il film ‘Ex’ di Brizzi ed esperimenti di regia, Orlando ha approfittato dell’atmosfera amichevole per gettare acqua sul fuoco delle polemiche veneziane sull’assegnazione della Coppa Volpi. Una luminosa Isabella Ferrari, dal look semplice ma elegante, auspicando una maggior libertà per le produzioni italiane ha ritirato il premio come migliore interprete per ‘Un giorno perfetto’ di Ferzan Ozpetek e per ‘Il seme della discordia’ di Pappi Corsicato. Infine, una menzione speciale è andata al film ‘Pa-ra-da’ di Marco Pontecorvo. Il Sngci ha ancora segnalato per il loro impegno sociale i film ‘Birdwatchers - La terra degli uomini rossi’ di Marco Bechis, ‘Thyssenkrupp blues’ di Pietro Balla e Monica Repetto e ‘La fabbrica dei tedeschi’ di Mimmo Calopresti A conclusione della mattinata, in tema con il film vincitore, un ricco buffet a base di pasta al forno ed altre delizie italiane ha simboleggiato la possibilità di fare qualcosa di buono anche con mezzi semplici. (Venerdì 26 Settembre 2008) |
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