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La normalità dell’idiozia

Burn After Reading

Satira caustica per dementi patentati


di Roberto Leggio


Non è un paese per intelligenti. Con questo adagio, i fratelli Cohen continuano la loro coerente corsa nel “delirio”, mostrando le facce più ambigue (folli?) della società americana. Burn After Reading, delirante thriller-comedy, con un pugno di attori in piena forma, mostrano la faccia più assurda dell’America. E lo fanno con quel guizzo di genialità e follia tipico della loro cifra. Si parte da un analista della CIA, nel giorno del suo licenziamento. Si passa da una palestra gestito da due dementi (uno è personal trainer totalmente idiota, l’altro non sa come esprimere i suoi sentimenti a parole) dove una donna è ossessionata dal suo corpo imperfetto, tanto da mettere in predicato quattro interventi di chirurgia estetica. Si continua con un gaglioffo, insicuro sceriffo che pare non abbia “mai scaricato la pistola”, plurifedigrafo ed erotomane senza speranza. Tutta questa kermesse di personaggi interagirà tra loro grazie alle “memorie” perdute della spia analista. La donna cercherà, con l’amico idiota, di ricattarlo per pagarsi il “rimodellamento” del corpo, senza sapere che la moglie dell’analista se la fa con lo sceriffo dalla pistola “nella fondina”. Finirà alla Cohen, dove le bugie e le cose più semplici sfuggono al controllo di tutti, producendo una serie di esilaranti incontri che collasseranno su loro stessi.


Cimentandosi per la prima volta con la Spy-Story (ma l’aggettivo non è perfettamente azzeccato), i maestri della satira “intelligente”, destrutturato tutti i generi della suspence, mettono sotto il microscopio le fobie di una società senza punti di riferimento. Nulla è come deve essere, e nulla è più folle della normalità. L’affresco che ne viene fuori è desolante (ma solo nella metafora sulfurea), perché le paure di tutti sono virtualmente anche le nostre. Alzi la mano chi non ha mai sentito su di sè il timore del non farcela, l'oppressione di non essere all’altezza, la paura di essere controllati. Ma più della vicenda in sé, i Cohen hanno imbastito un perfetto film di attori, tutti perfettamente folli (e perdenti), tutti perfettamente in parte. Con un pizzico di cattiveria in più il film avrebbe assunto il sapore di cult. Invece resta solo un buon divertimento. Un giocattolo per adulti… intelligenti!

Giudizio **1/2


La fabbrica del vero cinema USA
Premiata ditta Fratelli Coen
"Burn after reading" è la loro opera più recente
Dopo aver riconosciuto i due fratelli sul gradino più alto della regia americana, godiamoci i loro spettacolari film e apprezziamone i contenuti manifesti e quelli più nascosti.



(Venerdì 19 Settembre 2008)


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