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![]() La “Camorra” nel suo quotidiano Gomorra Storia-Cronaca di un “normale” impero criminale di Roberto Leggio Benvenuti all'inferno. Benvenuti nel mondo del “Sistema”, sottostato di perfetta organizzazione criminale. Benvenuti all'interno della barricata, dove pistole, onore, guapperia sono il quotidiano. Dove la violenza, il sopruso, lo stato-delle cose, sono elementi talmente palpabili da sembrare solidi. Matteo Garrone, regista impegnato, dal denso libro verità di Roberto Saviano, ha estrapolato cinque storie simbolo per immergerci in quel girone infernale che è Napoli delle periferie e i suoi territori senza legge. Non luoghi dove si muovono a loro (dis)agio il piccolo Totò, che mentre porta la spesa alle famiglie del quartiere, non vede l'ora di diventare grande e muovere i primi passi nella malavita; Don Ciro, il “sottomarino”, quello che dopo aver pagato per anni le famiglie dei detenuti affiliati ai clan, deve pensare a come sopravvivere quando a Secondigliano si scatena la guerra. O la faccia “onesta” di Franco e Roberto, immischiati nello “smaltimento” di rifiuti tossici, oppure quella di Pasquale, sarto eccellente della moda contraffatta, che vede la sua vita compromessa quando viene sedotto dalla concorrenza cinese. Oppure la parabola di Marco e Ciro, due cani sciolti, che credendo di vivere alla grande come “Scarface” di Brian De Palma, con le loro bravate disturbano la routine del “sistema”. Chi riesce a salvarsi ne viene in ogni caso sommerso. Perché non ci sarà mai spazio alla redenzione, solo un afflato di essa.
(Giovedì 15 Maggio 2008) |
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