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Commedia balneare con Matthew McConaughey

Tutti pazzi per l'oro

Andy Tennant coniuga avventura e crisi di coppia


di Mirko Lomuscio


Dopo Sahara il bel Matthew McConaughey (U-571) torna a caccia di tesori in questa commedia balneare che lo vede dividere la scena con Kate Hudson (Almost famous), gia sua partner nella commedia di successo Come farsi lasciare in 10 giorni.
Ben Finnegan (McConaughey) è un impavido cacciatore di tesori, sempre pronto al pericolo pur di trovare ciò che vuole.
Il suo obiettivo è la scoperta di un antico tesoro del XVIII° secolo:quaranta casse piene d’oro sepolte nell’oceano.
Rimasto senza fondi, e dopo aver affondato anche la sua barca, Ben troverà un solido aiuto dall’unica persona al mondo che al momento gli è più vicina:sua moglie Tess (Hudson), con la quale è in procinto di divorziare. Finanziata dal miliardario Nigel Honeycut (Donald Sutherland), la giovane coppia si getta nell’avventura verso il loro obiettivo, nonostante ad ostacolarli ci siano il cercatore di tesori Moe Fitch (Ray Winston) e il ganster Bigg Bunny (Kevin Hart), anch’essi interessati al ritrovamento del ricco bottino.



Quando c’è McCaunaghey di mezzo si sa a che tipo di commedia si va incontro: il solito prodotto dove c’è la fiera dello stereotipo che non risparmia ne i personaggi ne le situazioni che lo coinvolgono. E questo Tutti pazzi per l’oro non fa eccezione alla regola, perché fa largo uso ai soliti luoghi comuni del genere comico romantico e usa gli attori in ruoli forzatamente simpatici che risultano insopportabili (quello della figlia del miliardario Honeycut, interpretata da Alexis Dziena) e inutili (l’assistente ucraino interpretato da Ewen Bremner), per non parlare del duo di protagonisti, presi a gigioneggiare e bisticciare strappando si e no qualche triste sorriso.
Ma il regista Andy Tennant (Hitch-Lui si che capisce le donne) dona alla trama ha anche un impronta avventuristica e, giocando questa carta, sa rendere molto più godibile la visione di questo prodotto balneare senza pretese. Tant’è che potrebbe considerarsi una variante in salsa leggera di film come Il mistero dei templari o della serie di Indiana Jones.
Lo script, ad opera del regista stesso insieme a John Caflin e Daniel Zelman (Anaconda:alla ricerca dell’orchidea maledetta), sa alternare la commedia all’avventura, dando molto più spazio alle situazioni in se che alla performance degli attori, e quando si tratta di delineare una certa cattiveria nella nemesi di turno non risparmia alcuni colpi bassi. Tra tanti attori presi a esaltare le proprie doti comiche, spicca come sempre la presenza del grande Sutherland (M.A.S.H.), che con molta professionalità delinea alla perfezione la personalità del milionario inglese, pronto a riscattarsi con la sua vita familiare poco seguita.
Infine da segnalare, per i fan delle sit-com americane anni ’80, la presenza di Malcolm Jamal-Warner, famoso per essere stato il figlio di Bill Cosby nella famosa serie de I Robinson.

giudizio: **



(Mercoledì 23 Aprile 2008)


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