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Uno sguardo sul cinema contemporaneo

Obiettivo Argentina

A Torino, Cinema Massimo dal 18-21 aprile


di red.


Torino. Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo dal 18 al 21 aprile 2008 la rassegna Obiettivo Argentina. Uno sguardo al cinema contemporaneo, una panoramica della recente e più qualificata produzione argentina di lungo e cortometraggi, mettendo in particolare in evidenza i titoli premiati nei principali festival internazionali e presentando esclusivamente film inediti in Italia, e che saranno proposti al pubblico nella versione originale con sottotitoli italiani.
L’Argentina è senza dubbio uno dei Paesi latino - americani più significativi sotto il profilo della produzione cinematografica, come dimostrano i riconoscimenti internazionali raccolti dai giovani autori come dai veterani. Il cinema argentino riflette molto efficacemente le contraddizioni del Paese ed è il campo nel quale si confrontano le voci più sensibili e autorevoli del dibattito culturale interno di questi ultimi anni.



Programma delle proiezioni:

Tristán Bauer
Iluminados por el fuego
Argentina/Spagna 2005, 100’, col., v.o. sott.it.
Il suicidio di un compagno d’armi porta in superficie i vecchi ricordi di un uomo. Il film mostra una realtà che è stata dimenticata per molti anni in Argentina. Un governo militare che dovrebbe essere finito sta cercando di restare al potere attraverso un peccato imperdonabile: il sangue delle giovani reclute. L’Argentina riconquisterà le isole, ma solo quando la gente finalmente capirà ciò che è accaduto e perché è accaduto. Premio Orizontes Latinos a San Sebastian 2005.
Sc.: T. Bauer, Miguel Bonasso, Edgardo Esteban, Gustavo Romero Borri da un racconto di E. Esteban; Fot.: Javier Lulia; Int.: Gastón Pauls, Pablo Riva, César Albarracín.
VEN 18, h. 16.30, SAB 19, h. 22.00

Pablo Trapero
Familia rodante
Argentina/Spagna 2004, 103’, col., v.o. sott.it.
Un road movie paesano intelligente e scanzonato. La nonna compie 84 anni, grande festa in giardino. Arriva una telefonata che annuncia l’imminente matrimonio di una nipote: nonna sarà testimone e tutta la famiglia dovrà partecipare. Inizia un lungo viaggio da Buenos Aires ad una zona rurale al confine col Brasile, a bordo di uno scalcinato camper, e ne succedono di tutti i colori. Un film che strappa più di una risata, ma che al contempo riesce a trasmettere il malessere di una famiglia coi suoi piccoli grandi drammi.
Sc.: P. Trapero; Fot.: Guillermo Nieto; Int.: Garciana Chironi, Nicolás López, Liliana Capurro.
VEN 18, h. 18.30

Fernando Solanas
Argentina latente
Argentina/Spagna/Francia 2007, 97’, col., v.o. sott.it.
Copia digitale cortesemente concessa dal regista
Il film, considerato l’ultima parte di una trilogia iniziata con Memorie del sottosuolo, a differenza dei due precedenti che erano un documento storico sulla crisi finanziaria e sociale in Argentina agli inizi di questo secolo, è una scommessa ottimistica sul presente e le future generazioni. Solanas viaggia in varie parti del paese e visita organizzazioni nazionali generalmente sconosciute alla popolazione. Il film documenta la situazione tecnologica, energetica e scientifica del paese in un modo assai accurato. Più esplicitamente, il film espone il messaggio che se si è cittadini argentini si è stati sottoposti a un lavaggio del cervello da parte della propaganda in modo da sentirsi inferiori al resto del mondo. Il film cerca di confutare questa propaganda.
VEN 18, h. 20.30 – ingresso euro 3,50
Il film sarà presentato dal regista Fernando Solanas

Daniel Burman
Derecho de familia
Argentina/Spagna/Francia 2006, 102’, col., v.o. sott.it.
Ariel Perelman ha seguito le orme paterne ed è diventato avvocato, ma non si è mai sentito troppo legato al mondo dell’avvocatura e non ha mai lavorato serenamente con il padre, un uomo capace di adattarsi a ogni situazione e che da quando è rimasto vedovo si è dedicato completamente al suo lavoro. Finché un giorno Perelman Sr. chiede ad Ariel di passare più tempo insieme… Miglior film per i Critici Argentini. Miglior film al Festival di Mar del Plata. Miglior film e miglior regia a Alba Film Festival.
Sc.: D. Burman; Fot.: Ramiro Civita; Int.: Daniel Hendler, Arturo Goetz, Eloy Burman.
SAB 19, h. 16.30

Rodrigo Moreno
El custodio
Argentina/Germania/Francia/Uruguay 2006, 95’, col., v.o. sott.it.
Secco, inquietante e impeccabile ritratto di un guardaspalle grigio e mediocre, Rubén, un personaggio insignificante che passa inosservato nell’ombra di un ministro che deve accompagnare dovunque (anche al bagno). Moreno costruisce un interessante saggio sopra il punto di vista, sopra quello che la macchina da presa mostra e quello che occulta, sopra quello che il protagonista vede o ascolta. Un cinema costruito sulle piccole osservazioni, sui minimi indizi, sui silenzi, in cui la critica politica (sul vuoto della politica) affiora sempre sullo sfondo, come il guardiaspalle del titolo.
Sc.: R. Moreno; Fot.: Barbara Alvarez; Int.: Julio Chavez, Osmar Nuñez, Marcelo D’Andrea.
SAB 19, h. 18.30, DOM 20, h. 22.30

Lisandro Alonso
Los muertos
Argentina/Francia/Olanda 2004, 78’, col., v.o. sott.it.
Una sorta di cinema-documentario che più che documentare vuole scoprire, o ri-scoprire il senso delle immagini. Attraverso la microstoria di Vargas (il film ci racconta soltanto due giornate della sua vita), Alonso elabora un racconto che è anche e soprattutto l’esplorazione di un’altra Argentina, lontana dalla capitale e immersa nella natura e nella povertà più assoluta. Una natura “selvaggia e aspra e forte” come la selva dantesca, paradiso-inferno di luci e colori, semidisabitata e allagata di silenzio, in cui i gesti umani sono pochi, essenziali e necessari. Miglior film e premio Cinemavvenire a Torino 2004.
Sc.: L. Alonso; Fot.: Cobi Migliora; Int.: Argentino Vargas, Francisco Dornez, Yolanda Galarza.
SAB 19, h. 20.30, DOM 20, h. 18.15

Jorge Gaggero
Cama adentro
Argentina/Spagna 2004, 83’, col., v.o. sott.it.
Un dramma ambientato a Buenos Aires durante la crisi economica agli inizi del 2000. Racconta della relazione tra Beba, esponente ricca di temperamento della classe medioalta argentina, impoverita dalla crisi e costretta a vendere prodotti di bellezza porta a porta, e la sua fedele cameriera Dora. Miglior Opera Prima per i Critici Argentini. Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival. Premio Fipresci a Toulouse.
Sc.: J. Gaggero; Fot.: Javier Julia; Int.: Norma Aleandro, Norma Argentina, Marcos Mundstock.
DOM 20, h. 16.30, LUN 21, h. 18.30

Eduardo Félix Walger
Madres
Argentina 2007, 120’, col., v.o. sott.it.
Le sciarpe bianche delle madri dei desaparecidos sono il simbolo universale della lotta per i diritti umani. Il terrorismo di stato in Argentina era basato sulla scomparsa forzata delle persone. L’amore per i figli assenti le spingeva a superare la paura e le muoveva nel centro economico e politico del paese, confrontandosi disarmate con un potere totalitario e brutale. Oggi esse conservano l’identità dei loro figli con il grido “30.000 detenuti scomparsi, presenti, ora e sempre!”. Premio Orizontes Latinos, San Sebastian 2007.
DOM 20, h. 20.15

Fabián Bielinsky
El aura
Argentina/Francia/Spagna 2005, 134’, col., v.o. sott.it.
Un tranquillo, cinico tassidermista, sofferente di attacchi epilettici, è ossessionato dal commettere il delitto perfetto. Pretende che i poliziotti siano troppo stupidi per scoprirlo una volta che sia stato effettuato, e che i criminali siano troppo stupidi per eseguirlo nel modo giusto: è convinto di poterlo realizzare grazie alla sua memoria fotografica e alla sua abilità strategica. Miglior film per i Critici Argentini, premio Fipresci al Festival dell’Havana.
Sc.: F. Bielinsky; Fot.: Checco Varese; Int.: Ricardo Darin, Dolores Fonzi, Pablo Cedron.
LUN 21, h. 16.00

Ariel Rotter
El otro
Argentina/Francia/Germania 2007, 83’, col., v.o. sott.it.
È la storia di un avvocato di Buenos Aires che, in viaggio di lavoro fuori città, decide improvvisamente di assumere l’identità di varie persone e di passare due giorni fuori da se stesso, dalle proprie responsabilità. Il ritorno a casa lo vedrà (forse) maturato. Un percorso di formazione, un personaggio in fuga, in balia degli eventi, sbandato e perplesso. Orso d’Argento per miglior film e miglior attore protagonista al Festival di Berlino 2007.
Sc.: A. Rotter; Fot.: Marcelo Lavintman; Int.: Julio Chávez, María Onetto, María Ucedo.
LUN 21, h. 20.30

AA.VV.
Antologia cortometraggi
Argentina 2007, 90’, col., v.o. sott.it.
Il programma presenta i migliori cortometraggi realizzati in Argentina nel corso del 2007. Verranno proiettati: Al sol en bici di Grupo Humus (15’), Otakus di Andrés Borghi (8’), Infamia di Juan Cordón e Maxi Blanco (15’), Ay! Latinoamerica di Ricardo Pieterbag (24’), Septimo piso di Federico Peretti (7’), Amor autoadhesivo di Pablo Barbieri e Leticia Christoph (11’) e Hoy no estoy di Gustavo Taretto (8’).
LUN 21, h. 22.15

Alla scoperta di una cinematografia
Cinema poliziesco argentino
La violenza fredda come connotazione
Il protagonista fa la sua strage e tutta la sua disperata esistenza senza che lo turbi un'espressione di umanità. Con quella maschera di tragedia che risale all’antico teatro greco, e che oggi solo giapponesi e argentini sanno rappresentare.



(Giovedì 17 Aprile 2008)


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