 Festeggia quest'anno il decimo compleanno Far East Film Festival A Udine dal 18 al 26 aprile
di red. 
Udine Fra popo più di una settimana, venerdì 18 aprile, aprirà i battenti la decima edizione del Far East Film Festival. A tagliare il nastro di questo anniversario sarà Hideo Nakata con l’anteprima internazionale del thriller fantascientifico L change the WorLd, atteso spin-off dei due Death Note. Il festival udinese dimostra essere, dopo un decennio, una vetrina collaudatissima del cinema asiatico a tutto tondo; una kermesse che tra il 2007 e il 2008 si è trovata di fronte a un ventaglio di oltre 1.000 pellicole, poi tradotto in una selezione di 62 titoli provenienti da 11 cinematografie diverse: da Hong Kong alla Cina continentale, dalla Corea del Sud alle Filippine, dal Giappone alla Thailandia, comprendendo Singapore, Taiwan, Malesia e le due new entry Vietnam e Indonesia. Assieme ai film giungeranno a Udine, per festeggiare questo decimo compleanno, una cinquantina di personalità: registi, produttori, attori e attrici che di quelle cinematografie sono il volto, l’immagine, l’icona. In mezzo al gruppo, spiccano molti nomi che il festival udinese ha contribuito a far conoscere in Occidente e che, anno dopo anno, ha continuato a seguire (firme storiche come Johnnie To, Wai Ka Fai e Pang Ho-cheung da Hong Kong, Yamazaki Takashi da Tokyo, Erik Matti da Manila, per citarne solo alcune). Accanto alle star ci saranno, però, anche le promesse: quei talenti che Far East Film si è sempre impegnato a scoprire. E l’autentica scoperta del 2008 sarà indubbiamente rappresentata dall’incontro con il giovane e bizzarro regista giapponese Miki Satoshi, cui il festival dedica un focus di tre film: Deathfix: Die and Let Live (2007), parodia pseudo-mistico dei generi horror e gore; In the Pool, commedia che ruota attorno ad uno specialista in neurologia molto particolare e, infine Adrift in Tokyo, on the road atipico, una lunga passeggiata nel cuore di Tokyo di una coppia improbabile di uomini, idealmente padre e figlio.

Per quanto attiene al cinema storico quest'anno l’attenzione del festival si è concentrata sul gigantesco “Orson Welles del cinema coreano”: mister Shin Sang-ok. L'omaggio - in collaborazione con la Cineteca di Seul–KOFA e il supporto del KOFIC - si svilupperà attraverso la proposta di quattro film tutti girati alla fine degli anni ’50 e, fino ad ora, invisibili in Occidente: Confession of a Collage Woman’s Confession Student, It's Not Her Sin e A Sister's Garden e A Flower in Hell. Grande attesa, poi, per le due anteprime mondiali: Lost Indulgence del cinese Zhang Yibai (Curiosity Kills The Cat), intrigante e sensuale thriller ambientato in una torrida metropoli al centro della Cina, e il primo episodio dell’attesissima serie Tactical Unit - The Code (nata dal capolavoro noir di Johnnie To, PTU) diretto da Law Wingcheong. Ricordiamo, inoltre, l'atteso appuntamento dell' ’Horror Day che si svolgerà ill 23 aprile, che rappresenta una delle tradizioni più radicate del festival. Ancora una volta, quindi, il Far East Film trasformerà Udine nella Mecca del cinema asiatico. Una piccola roccaforte capace di mantenere viva la capacità di provocare entusiasmo e stupore. Quell’entusiasmo e quello stupore che chiunque ami il cinema, la creatività e la libertà del cinema, non dovrebbe perdere mai.
(Mercoledì 9 Aprile 2008)
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