 Il nuovo film di Luc Jacquet La volpe e la bambina Tra favola e documentario, una bella storia di amicizia
di Oriana Maerini Luc Jacquet, dopo aver conquistato l' oscar con La marcia dei pinguini torna a parlarci di animali con una bella storia d'amicizia fra una volpe ed una bambina che parte da una sua esperienza personale. Racconta una favola mista al documentario con un chiaro intento pedagodico. C'era una volta una bambina bellissima dai capelli rossi che nelle sue passeggiate nel bosco incontra una volpe e ne rimane affascinata. Con lo stupore e la semplicità dei bambini, Bertille non si accontenta di ammirare la volpe ma vuole amarla, accarezzarla e giocare con lei. L'animale rimane affascinato dalla bambina e nasce una singolare storia d'amicizia, ma quando l'essere umano travalica i limiti e vuole possederla la volpe fugge ritrovando il suo sano istinto.

Un film quello di Jacquet che ricorda sia l'opera letteraria di Saint Exupery che le suggestioni del cinema di Walt Disney, ma che ha un tratto originale dovuto soprattutto alla regia di taglio documentaristico. Lo spettatore rimane incantato, oltre che dalla storia, dagli splendidi paesaggi (il film è stato girato in parte nel Parco Nazionale degli Abbruzzi e in parte sulle montagne dell'Ain, in Francia) e dallo spettacolo mozzafiato della natura che cambia di stagione in stagione. Immagini diventate, ormai, quasi inconsuete per noi che viviamo quasi sempre rinchiusi in metropoli di cemento. Ma quello che affascina è anche la vita degli animali ripresa nel suo habitat naturale da una sapiente regia che è costata mesi di preparazione ed un budget molto alto (5 milioni di euro). Poi, se la bambina è brava, un oscar andrebbe dato alla volpe Titou che dimostra di essere un'attrice insuperabile. L'unica cosa che stona nel film ed appare un po' pedante è la voce narrante fuori campo (da noi è quella di Ambra Angiolini) che, a tratti, sembra quasi disturbare la percezione visiva del film. Si perchè chiunque guardi questa pellicola non può fare a meno di abbandonarsi alla scoperta del bosco, di immergersi nello stesso raccogliento solitario e meditativo della bambina mentre aspetta con pazienza ed amore l'arrivo della sua amica volpe. Una storia che a noi, oggi, appare come una favola ma che dovrebbe, invece, essere un'esperienza di vita comune per tutti gli esseri umani. Per quelli grandi e piccini che vogliono riconciliarsi con la natura per ritrovare una pace interiore ed una dimensione più umana dell'esistenza.
giudizio:* * *

(Venerdì 21 Marzo 2008)
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