 Presentato a Roma l'evento hollywoodiano “Los Angeles, Italia” Dal 17-23 febbraio grande festa italiana a Los Angeles
di Oriana Maerini Roma. Grandi maestri e giovani registi. Oggi, durante la presentazione alla stampa della terza edizione di Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Fest erano tutti entusiasti e concordi nell'affermare che la vetrina hollywoodiana inventata da quel genio un po' folle cher risponde al nome di Pascal Vicedomini è un'occasione unica per la promozione del nostro cinema negli U.S.A. "E' una sorta di avanposto, di cittadella italiana nel cuore del gigante americano. L'anno scorso mi ha molto eccitato partecipare con il mio documentario "Volevo solo vivere". - afferma Mimmo Calopresti - Intorno al mio lavoro si è acceso un dibattito fra il pubblico ed ho incontrato anche gli studenti americani." Ancora più felice appare il talentuoso Michele Placido: "Grazie a questa vetrina ho potuto imbastire un importante progetto con John Malkovich. E' un'occasione rara di incontro con la realtà americana. Quest'anno porterà in visione la fiction su Padre Pio che è molto attesa. Spero che si apra un canale di distribuzione per la comunità ispano americana. Noi italiani siamo poco abili a far conoscere il nostro lavoro all'estero. Mi incuriosisce molto osservare la reazione del pubblico rispetto a questo evento molto popolare." La fiction tv interpretata da Placido chiuderà la rassegna sabato 23 febbraio dopo l'omaggio finale a Bernardo Bertolucci con la proiezione di Novecento. Quest'anno Los Angeles Italia – Film, Fashion and Art Fest dedica, infatti, un'ampia retrospettiva al maestro parmense a cui, martedì 19 febbraio, sarà assegnata la “stella d’oro” sul marciapiede delle star, nel luogo più prestigioso della Walk of fame sull'Hollywood Boulevard, proprio davanti al Chinese Theatre. "Il maestro tiene molto che sia mostrato, con un'attenzione particolare, uno dei suoi primi lavori - ha informato Vicedomini - Si tratta del documentario “La via del petrolio”, storia dell'oro nero dalla Persia alla Germania che gli fu commissionato dall'Eni e che Mattei non fece in tempo a vedere."

Un'immagine di "La via del petrolio" Oltre ai nominati (Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Dario Marianelli e Marco Beltrami, Andrea Jublin) la pattuglia italiana sarà composta anche da altri maestri come Carlo Lizzani che presenterà il suo film sull’Olocausto “Hotel Meina” e sara’ premiato da Steven Zaillian (sceneggiatore premio Oscar per Schindler’s List) e da Citto Maselli. Quest'ultimo che presenterà, oltre a due film del passato, anche il suo recente Civico Zero ha ammesso di essere stato conquistato anche lui dal fascino del patron di questa kermesse festivaliera: "All'inizio ero scettico nei confronti di Vicedomini ma poi ho visto con quanta passione e con quanta follia è riuscito a realizzare eventi che mettono in risalto il nostro cinema e mi sono lasciato sedurre. Del resto era dai tempi di "Ruba al prossimo tuo" che non metto piede ad Hollywood." Insomma sembra che il genio italico sia riuscito dove da anni istituzioni nazionali pubbliche e private hanno fallito: dare visibilità al prodotto cinematografico italiano e creare scambi e connessioni per rafforzare la distribuzione e la collaborazione con l'industria americana. Ma quella di Pascal Vicedomini vuole essere anche una festa, un proiettore che illumina i nostri candidati all'Oscar. A noi, dall'Italia, non resta, aspettando l'evento, che incrociare le dita e tifare per cinema italiano.

Una scena de "La strategia del ragno"
(Lunedì 4 Febbraio 2008)
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