 Presentata la riedizione del "Castoro" di Fernanda Moneta Omaggio a Spike Lee A Roma alla Libreria del Cinema
di Oriana Maerini  Roma. Uno Spike Lee segreto, intimo. Una lettura della sua opera fatta con una lente femminile ed una perizia certosina che ne ha indagato il prolifico percorso artistico a partire dalle origini fino ad oggi. Questa è l'idea che mi sono fatta del volume assistendo alla presentazione della riedizione aggiornata del Castoro a lui dedicato, firmato da Fernanda Moneta. Nella saletta affollata (soprattutto da giovani donne) della libreria del Cinema l'autrice ha svelato la sua passione per questo autore scoperto in anni non sospetti, quando non era ancora famoso e celebrato. Ha parlato della caparbietà e della tenacia con le quali è riuscita a convincere l'editore a pubblicare la prima edizione del libro; dell'incontro, quasi casuale, con Lee al festival di Cannes molti anni fa. Accanto all'autrice il critico Roberto Silvestri, da parte sua, ha stigmatizzato l'opera artistica di Lee inserendola nel panorama del cinema americano e segnalando la sua visione originale rispetto a quella degli agli artisti afro-americani. A corredo della presentazione del libro vi è stata, inoltre, la proiezione di un video inedito realizzato da Aida De Rosa (allieva del corso di regia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma) durante il convegno dedicato a Lee lo scorso luglio a Fiesole, in occasione del Premio Maestri del Cinema. Il video, anche se girato in molto quasi amatoriale, rappresenta un documento di grande interesse in quanto restituiscono un vero e proprio autoritratto del regista e degli aspetti più significativi del suo cinema sotto il profilo artistico, culturale e ideologico. Si è arrivati, quindi, a parlare dell'attualità registica del grande cineasta grazie alla partecipazione dell'attore Sergio Albelli, uno degli interpreti italiani del film che Lee ha da poco finito di girare in toscana (Miracolo a Sant'Anna). "Lee è come un generale sul set. Controlla persino i caratteri degli ordini del giorno, ma nel contempo lascia molto spazio agli attori. Ha tenuto i vari gruppi di attori separati per prepararli meglio alle scene di guerra che dovevamo girare. L'attore ha poi proseguito raccontando della passione di Spike per il nostro cinema: "Durante le prove a Roma ha voluto che rivedessimo alcuni film importanti come "Roma citta aperta e Paisà. Inoltre conserva come una reliqua un poster di Fellini firmato da Mastroianni. L'evento ha permesso, inoltre, di ammirare la mostra fotografica Spike LeeRitratti del giovane fotografo Daniele Ferrise, autore della copertina del Castoro, allestita negli spazi della libreria del Cinema.
(Venerdì 25 Gennaio 2008)
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