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Il vincitore morale di Venezia

Successo al botteghino per "Cous Cous"

Piace agli italiani il neorealismo franco tunisino di Abdellatif Kechiche



Agli italiani piace anche il cinema d'autore oltre la commedia trash. Piace rilevare che un 'piccolo' film come Cous Cous del regista franco- tunisino Abdellatif Kechiche abbia raccolto un consenso umanime al botteghino. Vincitore morale del festival di Venezia (presentato con il titolo orginale La Graine et le mulet) dove la critica ha gridato capolavoro ed il pubblico ha espresso commozione ed entusiasmo questo è uno di quei film che colpisce al cuore e alla mente. Lo dimostra il risultato italiano del primo week-end in sala: un vero trionfo.
Soddisfatto, naturalmente, Andrea Occhipinti, che con la Lucky Red ha distribuito il film in Italia.
Ora, dopo la straordinaria accoglienza di critica a Venezia (Premio Speciale della Giuria, Premio Marcello Mastroianni per l'Attrice Esordiente ad Hafsia Herzi), dopo il grande successo di pubblico in Francia (oltre 500.000 spettatori in 4 settimane di programmazione), il film ha ottenuto grandi consensi anche presso il pubblico italiano.
Uscito venerdì 11 gennaio nelle sale italiane con 38 copie, Cous Cous ha totalizzato un incasso di oltre 240.000 euro, raggiungendo l'altissima media copia di 6.316 euro, con una programmazione che prevede solo tre proiezioni giornaliere. Code all'ingresso dei cinema, tutto esaurito sin dagli spettacoli pomeridiani, applausi in sala. Per accontentare gli spettatori che non hanno visto ancora il film la casa di distribuzione prevede un aumento del numero di copie già dal prossimo fine settimana.


La trama:
A Sète, cittadina vicino a Marsiglia, Slimane Beiji, sessantenne, lavora in una cantiere navale di un porto ed è ormai allo stremo delle forze dopo anni di duro mestiere.
Padre di famiglia divorziato, nonostante un passato di tensioni e rotture in famiglia, è legato fortemente ai suoi figli e anche all'ex moglie e tra grosse difficoltà finanziarie cerca con loro una nuova soluzione di lavoro.

Un grande affresco sociale
Cous cous
Le vicissitudini per aprire un ristorante arabo
Come in "Big night" di Stanley Tucci, solo che stavolta è un ristorante tunisino in Francia. E, al posto di Isabella Rossellini, c'è la danza del ventre di Hafsia Herzi.



(Lunedì 14 Gennaio 2008)


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