 Un western rarefatto di Andrew Domining L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford Ottima interpretazione di Brad Pitt
di Roberto Leggio Si può uccidere un mito e sostituirsi ad esso? Secondo quanto racconta la storia no. Semplicemente perché chi entra nella leggenda non ne può uscire da comune figurante. E chi resta deve pagare il prezzo di una notorietà non dovuta. E' quello che capita al codardo Robert Ford, vissuto nel mito del bandito più famoso del west, che dopo esserne diventato amico, lo uccide sparandogli alle spalle, nell'intento di diventare grande quanto lui. Successione impossibile quando si tratta di una icona pop. Il peso del suo gesto otterrà solo il disprezzo degli altri e anche di se stesso. Fin dalle prime inquadrature, il film analizza il rapporto tra la leggenda e il suo carnefice e lo fa con un occhio poetico e malinconico, senza rinunciare alla tensione emotiva, che aleggia come una cappa su entrambi, sempre in procinto di scatenarsi.

Una sorta di scambio reciproco di energia, dove l'introspezione delle due personalità analizza i difficili rapporti umani. Non è innaturale, dunque, vedere la crudeltà e l'atteggiamento prepotente di Jesse James, collassare sotto la fragilità di un attento padre di famiglia. Un aspetto inedito per un fuorilegge che va oltre il mito. Di contro c'è l'invidia di Robert Ford, un uomo non del tutto cresciuto, che non sentendosi mai all'altezza, non riesce a gestire il suo livore nei confronti del suo emulo. Su questo piano il regista Andrew Domining, riesce a trarne un western dai toni rarefatti, con pochissimi colpi di pistola, lunghi silenzi, sentimenti nascosti e panorami pittorici. Un'opera d'arte debitrice forse un po' troppo della bellezza figurativa di Terence Malick, per il modo in cui riesce a descrivere con lirismo il lento passare delle stagioni ed i cambiamenti dell'anima. Ma è soprattutto un film di attori e facce giuste. Di dialoghi sfuggenti a bassa voce. Brad Pitt, incarna perfettamente la leggenda arrivata alla fine della pista (anche se a solo 34 anni), ma anche il suo contr’altare Casey Affleck non è da meno. Forse anche una spanna più alto. Tanto che la Coppa Volpi come miglior attore poteva finire nelle sue mani (che viceversa)…
giudizio: * * * *

(Giovedì 20 Dicembre 2007)
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