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Harry Potter in gonnella per un fantasy riuscito

La bussola d'oro

Dal romanzo di Philip Pullman.


di Oriana Maerini


Il regista Chris Weitz (About a Boy) si è innamorato della trilogia fantasy “Queste oscure materie” di Philip Pullman e l'ha voluta tradurre sul grande schermo con il film La Bussola d'oro. Il risultato è una pellicola di genere classica con tutti gli ingredienti giusti e molta atmosfera. C'è la bambina predestinata, una sorta di Harry Potter in gonnella, che possiede un oggetto magico, c'è lo scontro atavico fra bene e male e una banda sgangerata e variopinta di buoni che si tuffa nell'avventura per sconfiggere i malvagi.
La vicenda narra della dodicenne Lyra Belacqua che vive in un college fra studio e giochi. Lyra, come tutti i personaggi del film, è sempre accompagnata dal suo daimon (un piccolo animale che rappresenta la sua anima) e diventa un'eroina quando il preside della scuola le consegna la bussola d'oro, un oggetto prezioso e mistico che indica sempre la verità a chi sa leggerla e che le permetterà di sconfiggere i piani malvagi del Magisterium, una potenza autoritaria contraria al libero arbitrio.



Quello che affascina di questo film non è tanto la trama, a tratti non poco chiarissima, ma il mondo fantastico, a metà strada fra passato e futuro, che il regista riesce a ricreare grazie anche a notevoli effetti speciali. Atmosfere scure nei sobborghi di città che ricordano la Londra ottocentesca, popolate da popoli ancestrali come i "gyziani" si contrappongono a scenari futuristi fatte di vaste distese innevate del profondo nord. In tutto questo si muovono macchinari ed opere d'arte incredibili di un universo parallelo grazie alla maestria dello scenografo premio oscar Dennis Gassner
Weitz riesce quindi nel compito, con questo primo capitolo, di introdurre gli spettatori all’interno di un mondo fantastico in grado di affascinare non solo i bambini. Certo nè la trama e neppure le atmosfere sono originali e rimandano ad altri film di genere quali “Le cronache di Narnia”, Hary Potter e La storia infinita ma, nonostante, il retrogusto di dejà vu il film non annoia e coivolge lo spettatore soprattutto nei momenti topici delle battaglie fra gli orsi o nelle traversate della bambina fra una popolazione l'altra.
Se a tutto questo aggiugiamo un cast stellare, composto da un'inedita Nicole Kidman cattivissima nei suoi progetti di male, alla quale si affiancano altri star come Daniel Craig ed Eva Green otteniamo un ottimo prodotto di genere. Una pellicola che non grida al capolavoro ma che regala 114 minuti di evasione fantasy. L'unica cosa che ci preoccupa e che, ovviamente, questo film avrà necessariamente un seguito. Quei sequel a ripetizione che amano tanto dall'altra parte dell'oceano ma che spesso il pubblico italiano non premia. Rassegnamoci, comunque, attendendo per il prossimo Natale una Busssola d'oro 2.


giudizio: * * *

Per la traversata verso il polo nord
La sciarpa della "Bussola d'Oro"
Sulle tracce di Lyra



(Martedì 18 Dicembre 2007)


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