| |||||
![]() |
![]() Viaggio ai confini del noir La promessa dell'assassino Cronenberg mette a nudo i dolori dell'animo di Roberto Leggio Si può svuotare il noir e allo stesso tempo, riscriverlo e analizzarlo dall'interno? Da osservatori esterni, non abbiamo la risposta a portata di mano, perché il genere hard boiled è così vario ed intricato, da poter facilmente cadere nelle trame del giallo più classico. Il noir per sua natura racconta molte storie assieme e tende soprattutto al disvelamento di un mistero. Il che non vuol dire che qualcosa vada scoperto, il mistero è altrettanto interessante quando si tratta di affrontare qualcosa. Ad una attenta riflessione il centro de La promessa dell'assassino, è il dilemma esistenziale di tre personaggi che nel bene o nel male, si trovano a interagire tra loro. La prima è Anna (Naomi Watts), un'ostetrica che si ritrova tra le mani un bambino nato da una ragazza russa morta al momento del parto, decisa a dare una famiglia al piccolo orfano. Il secondo è il figlio di un boss della mala russa (Vincent Cassel), un po' sbruffone, un po' patetico, che mal accetta le regole della malavita. Il terzo è la glaciale guardia del corpo del clan (Viggo Mortensen), ponte ideale tra i due, diviso tra la misericordia e la scalata al potere. L'implicazione psicologica serve a David Cronenberg per mettere in scena un robusto thriller, dove tutti hanno qualcosa da nascondere. Un lato oscuro intrappolato in fragili corpi, sempre sul punto di infrangersi.
(Giovedì 13 Dicembre 2007) |
![]() |
|||
|