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Favola nataliazia targata Disney

Come d'incanto

Sguardo ironico sui classici d'animazione


di Mirko Lomuscio


Tempo di Natale, quindi, tempo della favola targata Disney.
Come d’incanto, però, diretto dallo specialista Kevin Lima (La carica dei 102), non è l’ennesima pellicola d’animazione, bensì un prodotto in parte cartoon, in parte live action.
Sulla scia di Biancaneve e i sette nani, si comincia infatti nell’immaginario mondo di Andalasia, dove vive la bella Giselle, fanciulla che aspetta soltanto l’arrivo del principe azzurro, sovrano figlio della perfida regina Narissa.
Proprio quest’ultima, per paura che possa perdere il trono, tenta d’impedire il matrimonio tra i due gettando Giselle in una fontana magica che la spedisce nella New York attuale. Da questo momento in poi, quindi, Giselle assume le fattezze di Amy Adams (Ricky Bobby: La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno), la quale, spaesata ed in cerca di aiuto in una infelice Grande Mela, finisce per trovare l’amicizia nel divorziato Robert Philip e nella figlioletta Morgan, rispettivamente interpretati da Patrick Dempsey (Scream 3) e Rachel Covey (Duane Hopwood). Mentre il principe, con il volto di James Mardsen (Superman returns), va ovviamente alla sua ricerca, fino a scatenare l’ira della madre, con quello di Susan Sarandon (Nella valle di Elah).




Si tratterà dell’effetto Shrek, oppure del successo dei recenti cartoon firmati Dreamworks e Pixar (comunque costola della Disney), ma, nell’assistere a Come d’incanto, l’impressione primaria è che la casa di produzione dello zio Walt abbia tentato di dare una svolta artistica alla sua tipologia di spettacolo su celluloide, ricorrendo perfino ad uno sguardo ironico ed a tratti parodistico nei confronti dei vecchi classici d’animazione partoriti in passato.
Quindi, al posto di uccelli e cerbiatti, ad aiutare la protagonista nelle pulizie di casa nella New York odierna troviamo ripugnanti ratti, piccioni sudici e scarafaggi canterini che si esibiscono in un momento preso direttamente dal già citato Biancaneve e i sette nani, mentre viene rivista in maniera divertente anche la situazione topica della scarpetta di cristallo di Cenerentola.
E la Adams, appunto, incarna divertita le splendide fanciulle che hanno costellato il fatato mondo Disney, senza lesinare su umorismo, balli e canti accompagnati dalle note di Alan Menken (La sirenetta) e Stephen Schwartz (Pocahontas).
Infine, tra draghi sputa-fuoco ed animali parlanti realizzati in CGI, non mancano effetti speciali “da favola”, i quali fanno sorvolare sulla rimproverabile poca cattiveria presente nel linguaggio della gente di strada. Del resto, è di un film targato Disney che stiamo parlando, altrimenti che fiaba sarebbe?

giudizio: * * *

Per il film "Come d'incanto"
Antonella Clerici diventa un fumetto
Principessa di carta grazie ad un disegno made in Disney



(Venerdì 7 Dicembre 2007)


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