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Undici anni dopo Fragasso gira il "ritorno" della squadra

Milano-Palermo, il ritorno

Action movie non riuscito che vorrebbe ricordare Leone


di Roberto Leggio


Dieci anni fa un film, non propriamente bello (ma non necessariamente brutto), impostò (ahinoi) un format azion/poliziesco, subito fagocitato dalla televisione. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1996, ebbe un enorme successo di pubblico, sebbene la critica storse il naso, nel vedere poco realismo in una vicenda piena di morti ed inseguimenti, con al centro una scorta di poliziotti che devono portare un supertestimone in odore di Mafia, da Palermo a Milano, in un’aula di tribunale. Tutti o quasi, i protagonisti, da lì a poco diverranno visi comuni in televisione, e sempre da lì a poco iniziarono a fioccare Squadre di Polizia, Carabinieri, Ris, Poliziotti antimafia e chi più ne ha più ne metta, nel mondo fittizio e tritatutto del piccolo schermo. Senza togliere nulla allo sforzo di Claudio Fragasso, che di quel film (Palermo/Milano Sola andata) ne fu l’inventore e regista, bisogna riconoscergli un certo coraggio nell’aver tentato di creare un genere poco usuale nella cinematografia italiana. Peccato però che a conti fatti, erano meglio riusciti (maestri nel genere, scusatemi il bisticcio) i poliziotteschi degli anni ’70, zeppi com’erano di inseguimenti, morti e battute fulminanti.



Ma per tornare al presente e cercare di rincorrere il successo dell’omonimo film, Fragasso ci riprova, riportando in vita lo schema del “viaggio verso la giustizia” al contrario (da Milano a Palermo, per intenderci) più o meno con gli stessi interpreti, più o meno con le stesse intenzioni. Questa volta il drappello dei buoni deve cercare di non far cadere nelle mani della mafia, lo scarcerato ex-ragioniere pentito, unico ad avere in “testa” i codici per accedere ad un tesoro favoloso. Il viaggio sarà naturalmente un’apocalisse di eventi che porterà ad un inevitabile massacro di cattivi. Calcando la mano, Milano-Palermo Il Ritorno, è un film non propriamente riuscito, mutuato dai film western alla Sergio Leone, dove i primi piani la fanno da padrone ed i dialoghi… bhè quelli lasciamoli perdere. L’azione c’è, ma resta il dubbio che non tutto sia stato fatto con dovizia. Anche il realismo latita (soprattutto nella sparatoria finale, impossibile, se non addirittura incredibile per un paese come il nostro) sebbene sia un film di finzione. Certo di base ci sono i film americani spaccatutto, ma in Italia, nel paese del neorealismo, sembra più una caricatura del genere stesso. Con molta probabilità piacerà alle masse… e non e detto che tra qualche anno, questo film di mafia privo di denuncia civile, possa diventare un cult.

giudizio: *



"Voglio esagerare con i film d'azione"
Claudio Fragasso
Presenta il sequel "Milano Palermo - Il ritorno"



(Giovedì 22 Novembre 2007)


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